19 aprile 2024

MUSCA DEPICTA C’è una mosca sul quadro, fino al 30 giugno 2024 Labirinto della Masone, Fontanellato (PR)

di

Il Labirinto della Masone ospita per la primavera 2024 MUSCA DEPICTA. C’è una mosca sul quadro, a cura di Sylvia Ferino ed Elisa Rizzardi, una curiosa esposizione sulle apparizioni della mosca nelle arti visive a partire dalla scuola di Giotto ai nuovi media.

Più di cinquanta opere si snodano lungo un percorso che ha l’obiettivo di ampliare, tra persistenze e letture inedite, il quadro delineato nel libro del 1984 Musca depicta (edito da Franco Maria Ricci), in cui André Chastel ripercorreva le incarnazioni del ronzante dittero nell’arte europea dal XV al XVII secolo.

Anticamente, la rappresentazione realistica di una mosca dimostrava il virtuosismo del pittore, ma allo stesso tempo indicava la presenza del peccato, della corruzione o del demonio: questa interpretazione è testimoniata in mostra dalle opere del trecentesco Giovanni del Biondo, dal leonardesco Martino Piazza da Lodi o ancora dall’attuale Maurizio Bottoni.

Connessa alla tematica religiosa è quella del Memento Mori: Damien Hirst partecipa con il suo Fear of Death (Full Skull), che ne riprende l’iconografia.
Nature morte realizzate da maestri del barocco come Willem van Aelst, Isaak Soreau e Giovanna Garzoni condividono gli spazi con alcuni dei più importanti volumi a stampa dedicati all’insetto, dagli acquerelli di Ulisse Aldrovandi agli eleganti disegni di Maria Sibylla Merian, per un confronto con lo sguardo scientifico.

Fiori, cibo, animali vivi e morti; la mosca si posa su tutto ciò che trova: in FLY di Yoko Ono, è un corpo nudo ad esserne attraversato per 24 minuti.
Come ricorda Leon Battista Alberti nell’Elogio che apre la mostra, d’altronde, la mosca è libera: non conosce gerarchie né limiti di pertinenza.

Per informazioni
www.labirintodifrancomariaricci.it