20 luglio 2022

RespirArt, il parco d’arte ora suona

di

www.respirart.com

Gli mancava soltanto la voce. RespirArt, da quest’estate, è il primo parco d’arte che suona.
I fondatori e curatori del parco della Val di Fiemme Beatrice Calamari e Marco Nones invitano così a spingersi oltre l’osservazione visiva di un gesto d’arte, in un atteggiamento di ascolto.
A Pampeago, di fronte al gruppo dolomitico trentino del Latemar, le installazioni d’arte ambientale del parco RespirArt hanno inspirato la produzione “RespirArt Risuona”, curata dal collettivo artistico “Miscele d’Aria Factory” fondato da Carlo Casillo e Mariano De Tassis.
La prima opera sonora accompagna la risalita in seggiovia. Questa ouverture al parco spalanca le percezioni attraverso suoni, musiche, parole di artisti e suggestioni immersive.
Quindi, lungo il giro ad anello di 3 km del parco più alto del mondo (quota 2.200 m.), buona parte delle 37 installazioni artistiche si lasciano ascoltare, con cuffie acustiche da noleggiare alla biglietteria di Pampeago.
Il progetto di tradurre in suono un parco d’arte sarà presentato dalla giornalsta Maria Concetta Mattei sabato 30 luglio 2022, durante la 14a Manifestazione internazionale d’arte ambientale RespirArt. Dal 23 luglio, fra gli ospiti della manifestazione, il Collettivo Zest, con artisti provenienti da Namibia, Perù, Australia, Italia, Paesi Bassi, Germania e Spagna. L’installazione “Residenza Insecta”, ideata dal collettivo artistico, sarà realizzata dalla namibiana Imke Rust e dall’australiana Sally Kidall.
L’artista di Bolzano Sergio Camin, che vive e lavora a Ville di Fiemme (TN), ispirandosi agli ulivi pugliesi colpiti da Xylella, darà vita all’installazione “Loro”, con la pittura di sagome di lamiera. L’artista milanese Alessandra Bruno, laureata in pittura e incisione all’Accademia di Belle Arti di Maidstone Kent, creerà “L’ora d’oro”, decorando un paravalanghe presente nel parco.
L’artista siciliano Jano Sicura, che ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Karlsruhe, modellerà un bozzolo di filo di ferro fra due grandi pietre, immaginando forme di vita, e di pensiero, ancora possibili.