digital_is_not_analog.01 é la seconda edizione di digital_is_not_analog, un incontro internazionale dedicato alla net culture. Dopo l’ottima risposta di pubblico e dei media dello scorso anno, digital_is_not_analog.01 viene proposto quest’anno con un programma molto più ampio e articolato. L’obiettivo di digital_is_not_analog.01 é approfondire l’investigazione, iniziata con l’edizione passata, sulla nascita, lo sviluppo e la diffusione della net culture, cioé la cultura di rete, nelle sue molteplici espressioni, fra cui la net.art, la produzione di software libero, l’attivismo via Rete.
digital_is_not_analog.01 é un’occasione di incontro unica per conoscere alcuni fra i principali esponenti del panorama culturale e artistico contemporaneo della net culture. digital_is_not_analog.01 si propone infatti come momento di ricognizione sulle produzioni artistiche contemporanee, ancora poco conosciute in Italia, e caratterizzate da nuove modalità produttive e da nuovi codici interpretativi, che si allontanano dai tradizionali principi estetici per confrontarsi invece con le pratiche comunicative dei nuovi media e delle tecnologie dell’informazione. I protagonisti di questa nuova scena artistica ci mostreranno inoltre come la net culture sia una scena composta da personalità molto diverse tra loro per provenienza culturale e geografica, che spesso condividono però spirito e obiettivi, dando vita ad una rete di collaborazioni e confonti in grado di esprimere in modo nuovo le implicazioni culturali emerse con la diffusione dei nuovi media di rete.
L’incontro prevede presentazioni di opere di net.art e progetti di software artistico, momenti di discussione, performance musicali e installazioni. Il programma di digital_is_not_analog.01 riflette infatti la pluralità di ricerche ed interventi che caratterizzano il panorama internazionale della net culture. Alcuni si confrontano con le nuove modalità di sviluppo di software libero, affrontando l’argomento dal punto di vista della manipolazione creativa, come Adrian Ward, delle implicazioni teoriche e politiche, come nel caso di Florian Cramer, o della sperimentazione sui diversi media, come per Jaromil. L’inglese Nullpointer presenta Webtracer, un software di navigazione della rete in grado di produrre visualizzazioni inconsuete delle sessioni di navigazione. Sempre in merito alla rappresentazione dei flussi di dati, un altro ospite, il direttore tecnico di Rhizome.org Alex Galloway, sta attualmente realizzando un progetto chiamato Carnivore -dal software dell’FBI con lo stesso nome – che utilizza la tecnologia del “packet sniffing” (intercettazione di dati) per creare vivide rappresentazioni di flussi di dati. Fra i progetti più esplicitamente vicini alla net.art, c’é molta curiosità per l’intervento della poliedrica Netochka Nezvanova e per il lavoro di net.artista di Domiziana Giordano. Altrettanto interessanti sono i progetti plagiaristi di Amy Alexander, la testimonianza dei padri fondatori del plagiarismo sonoro, i Negativland, e le pratiche di attivismo anti-corporation di Rtmark, un gruppo di attivisti americani organizzati come società che supporta progetti diretti a contrastare le multinazionali. I Surveillance Camera Players illustreranno la loro singolare attività di performer, che si svolge davanti a telecamere a circuito chiuso e a sistemi di sorveglianza, mentre Retroyou ci farà giocare con I suoi videogiochi modificati. In anteprima italiana a digital_is_not_analog, inoltre, la prima mostra dedicata ai computer virus, a cura del gruppo Epidemic, e il concerto della prima cyberpunk rock band al mondo, 386DX.
Breve presentazione degli artisti invitati:
Adrian Ward (UK)
http://www.auto-illustrator.com/
Adrian Ward é un artista del software che sviluppa applicazioni interattive e generative audio e video. Interessato soprattutto alle problematiche legate al diritto d’autore e all’estensione della soggettività estetica al codice di programmazione, Adrian Ward é impegnato in una serie di progeti tesi a dare forma ad un sottile cambiamento nel modo in cui le persone interagiscono con la tecnologia. Attualmente Adrian Ward sta collaborando con musicisti, artisti concettuali e di performance, e usa il suo software per performance musicali dal vivo e installazioni. I lavori di Adrian sono stati pubblicati da Lovebytes (Sheffield), MediaSpace (Plymouth) e Rhizome (New York), e il suo software é stato messo in mostra dalla 291 Gallery (Londra) e dal New Museum of Contemporary Art (New York). Ha inoltre presentato alcuni suoi saggi alle due edizioni della Conferenza Internazionale di Arte Generativa (Milano). Il suo progetto più amibizioso ad oggi – Auto-Illustrator, un programma generativo di grafica vettoriale- ha recentemente vinto ex aequo il premio per il software artistico alla Transmediale.01.
Amy Alexander (USA)
http://www.plagiarist.org
Amy Alexander opera da anni in campo cinematografico, del videoclip, della computer animation e dei media interattivi. Si è laureata alla Rowan University e ha perseguito un Master of Fine Arts a California Institute for the Arts, dove é attualmente docente. I suoi lavori artistici più recenti sono stati realizzati principalmente per Internet, esplorando i processi dinamici, le strutture temporali e la cultura della Rete, come rivela il suo lavoro sui “net found objects” (oggetti trovati in Rete). I sui progetti per la Rete includono plagiarist.org, e il “Multi-Cultural Recycler”, che nel 1999 è stato nominato per il Webby Award come miglior sito d’arte. Il suo lavoro è stato esposto in Internet ed ha riscosso notevole interesse in festival di spicco come il SIGGRAPH, Ars Electronica e ISEA.
Alex Galloway (USA)
http://rhizome.org/EI Alex Galloway è editore di Rhizome.org, un’importante piattaforma online per l’arte e i nuovi media. Alex ha lavorato a diversi progetti artistici in Internet come “Every Image” e “StarryNight.” Attualmente sta realizzando un lavoro di Rete chiamato Carnivore — come il software dell’FBI con lo stesso nome — che utilizza la tecnologia del “packet sniffing” (intercettazione di dati) per creare vivide rappresentazioni dei dati grezzi.
Alexei Shulgin (Russia)
http://www.easylife.org
Alexei Shulgin, artista , musicista, curatore e insegnante, é uno dei pionieri della net.art. Nel suo lavoro esplora i confini tra arte, cultura, e tecnologia, ed in particolare le relazioni fra la rete e la “vita reale”. Il trentacinquenne artista di Mosca ha ricevuto un’importante menzione d’onore nel 1997 ad “Ars Electronica”, il festival delle nuove tecnologie applicte all’arte che si tiene da più di vent’anni a Linz. Alexei Shulgin si é recentemente esibito con la sua perfomance di musica elettronica 386dx Band al Border Hack tenutosi al confine fra Messico e USA.
Domiziana Giordano (Italia)
http://www.digitalsistersindeed.org
Artista, attrice, videoartista, net.artista, fotografa, Domiziana Giordano basa il suo lavoro sulla ricerca di nuove interattività tra varie discipline, in un viaggio intrapreso attraverso lo studio del linguaggio e della comunicazione. La fusione unica di contenuto interattivo e di struttura, rivela un nuovo e diverso metodo di narrazione, che scava in profondità, alle radici delle arti visive, della scienza dei segno semiotico, del cinema e delle nuove tecnologie.
Epidemic (Italia)
http://ready-made.net/epidemic
Il gruppo Epidemic é l’ideatore di “virii virus viren viry”, o della bellezza del codice sorgente, la prima mostra sui virus mai realizzata fuori o dentro la rete. La mostra e’ stata concepita e prodotta da un gruppo di artisti/programmatori e programmatori/artisti. La loro tesi, confortata dalla competenza linguistico/informatica di alcuni protagonisti del web italiano, è che la scrittura del codice sorgente, ossia di quel testo che dispone e programma la esecutività di un virus, sia da considerare come un prodotto estetico. Il loro programma risponde all’esigenza spiazzante e incontenibile di sovvertire la prospettiva falsata che il sistema dell’informazione ha fino a oggi prodotto su quel particolare prodotto che è il virus informatico.
Florian Cramer
http://userpage.fu-berlin.de/~cantsin/index.cgi
Florian Cramer, nato nel 1969, insegna Letteratura Comparata alla Freie Universität Berlin, ha scritto numerosi saggi sul software libero, sulla net.art e sulla poesia di rete. E’ inoltre la mente dietro il sito Web “Permutations”. Importante é anche la sua esperienza di attivista del software libero del Berlin Linux User Group e di recente é stato membro della giuria del premio per l’artistic software della manifestazione Transmediale.01 tenutasi a Berlino.
Jaromil (Italia/Austria)
http://dyne.org
Le ricerche di Jaromil, artista e programmatore italiano residente in Austria, spaziano dalla ASCII art allo streaming audio. In questo ambito, Jaromil ha sviluppato il software MUSE, un motore per l’encoding e il mixing di diversi streaming audio. Recentamente ha lavorato allo sviluppo di un software video per vjing che verrà rilasciato sotto licenza GPL per la prima volta proprio durante Digital_is_not_analog.01
Nullpointer (Inghilterra)
http://www.nullpointer.co.uk/-/tracer.htm
Nullpointer, designer, programmatore e artista inglese, é l’autore del progetto Webtracer, un software di navigazione basato su forme di rappresentazione e interazione con i siti Web alternative ai browser tradizionali, e la performance audiovisiva costruita sul software Miller-Puckettes di sintesi dei dati.
Negativland (USA)
http://www.negativland.com
Il collettivo artistico conosciuto col nome di Negativland ha iniziato a produrre musica sperimentale nel 1980. La particolare pratica musicale dei Negativland incorpora suoni “trovati” e campioni musicali nelle loro composizioni-collages. I Negativland sono interessati alla possibilita’ di riarrangiare questi rumori con la loro musica e con le trasmissioni dei mass media, una delle fonti principali e dei soggetti della loro produzione musicale. Facendo questo genere di collage-music, i Negativland hanno, per necessita’, iniziato ad interessarsi alla questione del copyright, finendo coinvolti in una colossale campagna legale che li ha visti confrontarsi con gliU2.
Netochka Nezvanova (Denmark)
http://www.m9ndfukc.com
Netochka Nezvanova è uno dei personaggi più misteriosi della net.art. Produce una quantità impressionante di pagine web, cd musicali, software e cambia nome di continuo. Ultimamente ha dichiarato di chiamarsi Netochka Nezvanova, prendendo in prestito il titolo di una delle primissime novelle di Dostojevskij. Il sito è una brillante decostruzione del browser ma la cosa piu’ interessante sono i suoi e-mail: una vera e propria performance web che mette in luce una sorta di ideologia femminista contro una cultura dominante maschilista e corporativa.
Trovare il filo conduttore del suo lavoro è assolutamente impossibile, si tratta di un’opera ciclopica, controversa, affascinante. Il suo autore non la chiama net.art, ma ” MASCHIN3NKUNST” (arte della macchina).
®™ark
http://www.rtmark.com ®™ark è una società che finanzia progetti per il sabotaggio dei prodotti delle corporation ed i nuovi miti dell’era digitale. Questo tipo di finanziamento permette agli investitori di conservare l’anonimato e di evitare ogni tipo di responsabilità. ®™ark si serve del sabotaggio per creare scoop sensazionali sulla stampa e sui media, per far conoscere gli abusi delle società commerciali verso le leggi e la democrazia. Recentemente ®™ark ha pubblicato sul web una copia “rivisitata” del sito di George W. Bush, candidato alle elezioni presidenziali del 2000, mostrando come la politica americana sia profondamente dipendente dalle leggi del mercato e facendo parlare tutti i maggiori quotidiani del mondo.
Surveillance Camera Players (US)
http://www.surveillancecameraplayers.org/
I Surveillance Camera Players (SCP) non possono essere considerati un vero e proprio gruppo teatrale, sono piuttosto un collettivo di performers che hanno scelto di interagire con le telecamere a circuito chiuso e i sistemi di sorveglianza che perpetuamente monitorano i nostri comportamenti negli spazi pubblici.
La prima pièce realizzata dei SCP – l’Ubu Roi di Alfred Jarry – si e’ svolta a Manhattan nel 1996, esattamente a cent’anni di distanza dalla prima dello vero spettacolo, naturalmente dopo essere stata riadattata per essere inscenata davanti alle telecamere di sorveglianza.
Retroyou (Spagna)
http://retroyou.org
Lo spagnolo che opera con il nome Retroyou é attivo da anni nel campo dei media indipendenti, essendo stato uno dei fondatori dell’associazione video indipendente spagnola La 12 Visual, del OVNI-UFO (Unidentified Frame Observatori) di Barcelona e dell’Archivio OVNI. Dal 1993 é stato codirettore del Festival Video Indipendente e Interattivo Phenomenons di Barcellona.
Fra i progetti a cui ha partecipato: MAP (Mega Assemble Project), Serial Monuments, Fundacion Zero, la serie video TV Code, Adult Playground, retroYou [paradisE] e retroYou [mE]. Retroyou attualmente lavora ad elaborazioni e trasformazioni di videogiochi.
Ricardo Dominguez (USA)
http://www.thing.net/~rdom
Ricardo Dominguez è un pioniere dell’attivismo in Rete e uno dei membri fondatori dell’ Electronic Disturbance Theater (EDT), un gruppo che ha sviluppato la tecnologia per il Virtual Sit-In nel 1998. Il progetto SWARM dell’EDT è stato presentato all’Ars Eclectronica Festival nel 1998 (Linz, Austria), che quell’anno aveva come tema l’InfoWar. Ricardo Dominguez è editore capo di The Thing(bbs.thing.net). Dal 1987 al 1994 ha fatto parte del Critical Art Ensemble, collettivo statunitense sviluppatore, negli anni 80, dell’idea di Disobbedienza Civile Elettronica. Attualmente fa parte di Fakeshop (www.fakeshop.com), un gruppo artristico presentato alla Biennale del Whitney nel 2000. I suoi saggi sono apparsi un po’ ovunque in Rete ed è inoltre editore del libro sull’EDT Hacktivism: network-art-activism, che sta
uscendo proprio in questi giorni (Autonomedia Press, 2001).
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