“it is reactionary to think. it is reactionary to look wonderful. it is reactionary to be complex. it is reactionary to indulge male euphoria. it is reactionary to produce art. it is reactionary to reproduce sexually. it is reactionary to be male”
(Netochka Nezvanova)
Nessuno sa chi si nasconda realmente dietro il progetto Antiorp, ma nel mondo della net.art è quasi una leggenda. Produce una quantità impressionante di pagine Web, cd musicali e software e cambia nome di continuo. M9ndfukc, cw4t7abs, a9ff, f1f0 e integer sono solo alcuni dei suoi alter ego. Ultimamente ha dichiarato di chiamarsi Netochka Nezvanova (oppure NN), prendendo in prestito il titolo di una delle primissime novelle di Dostojevskij, e circola in rete anche una sua ipotetica fotografia. Voci insistenti sostengono che viva in Danimarca, qualcun altro scommette sulla Nuova Zelanda; c’è chi sostiene sia un gruppo, chi una donna.
Per comunicare usa un linguaggio personale praticamente incomprensibile, un mix di inglese, francese, tedesco e interiezioni varie (ou! ou non. !t > zan!tar! +?). Se volete provare ad impararlo esiste anche un “emulatore” che trasforma qualunque testo nel suo fantasioso idioma (http://195.163.114.73/7-11/cw4t7abs.asp).
L’autore di questo progetto rifiuta categoricamente di intervenire a mostre e festival, ma è onnipresente in moltissime mailing lists che vengono letteralmente inondate di messaggi criptici e provocatori. Alcuni considerano i suoi posting semplice spam e in passato è stato addirittura espulso dalla mailing list “Max” dopo una votazione ‘popolare’. In una recente e-mail inviata a “Nettime” interviene insultando praticamente tutti i maggiori protagonisti della scena net artistica -critici come Pit Schultz e Tilman Baumgartel, artisti come Jodi e I/O/D- accusati di essere incompetenti, copioni e irrimediabilmente imbecilli.
Visitare i siti web di Antiorp è un’esperienza spiazzante. La grafica è quella minimale dei monitor a fosfori verdi, i link e la successione delle pagine non rispettano alcun tipo di logica. Navigando tra le centinaia di pagine, realizzate con i diversi pseudonimi, troviamo valanghe di caratteri incomprensibili, ma anche lunghi testi teorici infarciti di citazioni filosofiche colte. Trovare il filo conduttore del suo lavoro è assolutamente impossibile, si tratta di un’opera ciclopica, controversa, affascinante. Il suo autore non la chiama net.art, ma ” MASCHIN3NKUNST” (arte della macchina) e pare consideri se stesso come una compagnia produttrice di software.
Se si tratta di una persona sola ha compiuto un lavoro enorme, impressionante per dimensioni, competenze tecniche e teoriche, continuità. La sua forza sta nella capacità di essere inafferrabile, indefinibile, nomade e programmaticamente antipatico. Un consiglio: se decidete di seguire i link che vi suggerirò preparatevi a non capire, a perdervi e forse anche ad annoiarvi e innervosirvi. E non dimenticate che il comando della tastiera per chiudere le finestre è ALT+F4, potrebbe servirvi.
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www.eusocial.com
Valentina Tanni
[exibart]
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Caro Costantino,
il mio obiettivo è sempre quello di scovare e rendere note realtà che spesso rimangono segregate in un ristretto ambito "undergronud".
Il lavoro di Antiorp è di sicuro di difficile comprensione e non genera immediate vie di accesso al "senso" del progetto. Tuttavia credo che contenga importanti spunti di riflessione come la dispersione dell'identità, il rapporto uomo-macchina, la difficoltà di comunicazione...la fine dell'opera "chiusa" e autoriale, un'attitudine polimorfica e labirintica verso la realtà...
Poi ovviamente se ne può pensare quello che si vuole, non siamo neanche obbligati a chiamarla arte se non la percepiamo come tale. a me sembrano fenomeni interessanti che vale comunque la pena di indagare. Grazie dell'attenzione. a presto
Grande Costantino! E stuzzichiamola 'sta Vale Tanni!
Forse è un azzardo: non ho mai pensato all'eventualità di una lingua del Web. Considerando un sito tradizionale potremmo scomporre i suoi elementi in unità portatrici di significato; ma in questo caso? Esistono al suo interno codici scomponibili in unità minime di prima articolazione? Mi viene in mente forse solo per una suggestione, perché vedo fonemi all'apparenza difficili da comprendere. Per questo parlo di "lingua". Ipotizzando un approccio ermeneutico penso che meno che mai si potrebbero scindere "interpretazione" e "comprensione"; ma che tipo di comprensione, mi chiedo? E' il carattere del sito, con i suoi colori verdi da videogame antidiluviano, a spiazzare; sembra quasi che il concetto di "comprensione" non sia sufficiente... non posso comprendere, perchè non posso "fare mio". Trovo estremamente giusto (forse anche coraggioso) che Exibart si occupi di questo; penso anche che non sarebbe male dire la nostra senza timori. Vi è un gusto strano, un po' gratuito, per l'alterità, in realtà come queste, che non mi convince del tutto...
Ciao!
Ciao Grazia, sono contenta che ti interessi la mia rubrica. Accolgo volentieri il tuo suggerimento e farò in modo di pubblicare un articolo riassuntivo del panorama net artistico italiano al più presto.
Saluti
Salve, sono una nuova lettrice e sono rimasta affascinata da tutti questi articoli che parlano di questa nuova (almeno per me) forma d'arte. Sarei curiosa e interessata se in futuro si possa vedere un articolo dedicato a tutto il panorama italiano, cosa sta accadendo, chi sono i protagonisti,etc...
Urca! Siamo già ai riassunti delle Tanni precedenti?
Cara NN,
stavo per esprimerti il mio apprezzamento (che forse farò in seguito), quando poi ho letto il tuo ultimo messaggio. E allora mi si è proposto il viscerale, impellente e irrefrenabile desiderio di avvisarti su una cosa:
Stai calma. Non correre.
Ciao, Biz
V0rr3! r!ngr4z!4r3 V4l3n+!n4 p3r l4 c0r+3z!4 d!m0z+r4+4 n3l r4cc0n+4r3 d3ll4 m!4 4r+3. P0!ché l4 cr!+!c4 n0n 3z!z+3 (l4 cr!+!c4 d'4r+3 è z3mpr3 un4 f!nz!0n3) 4nch3 V4l3n+!n4 r4ppr3z3n+4 un'0p3r4 ch3 f!ng3 d! !n+3r4g!r3 c0n 0p3r3 ch3 z! p0ng0n0 c0m3 0b!3++!v0 l4 c0mun!c4z!0n3 !n+3rp3rz0n4l3 3 l0 zc4mb!0 d! 3zp3r!3nz3 !n r3+3. +u++0 qu3z+0 è m0l+0 b3ll0 3, n4+ur4lm3n+3, n0n è 4r+3.
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Vorrei ringraziare Valentina per la cortesia dimostrata nel raccontare della mia arte. Poiché la critica non esiste (la critica d'arte è sempre una finzione) anche Valentina rappresenta un'opera che finge di interagire con opere che si pongono come obiettivo la comunicazione interpersonale e lo scambio di esperienze in rete. Tutto questo è molto bello e, naturalmente, non è arte.
ANTIORP/Netochka Nezvanova