In una conferenza tenuta di recente ad Amsterdam, Olia Lialina, figura storica della net art, sottolinea come il dilettantismo delle prime homepage, dotato di straordinarie potenzialità estetiche e culturali, non sia completamente scomparso dalla Rete, ma sia semplicemente passato in secondo piano, cacciato agli ultimi posti dei motori di ricerca dalla standardizzazione dei blog e dei dotcom. L’artista russa nota altresì l’emergere, nel web design più recente, di una nuova moda che fa riferimento, appunto, a quelle tecniche e quelle estetiche che oggi sembrano lontane anni luce. Ecco allora ricomparire le obsolete gif animate, i frame e i font tridimensionali, roba che temevamo scomparsaper sempre.
A questo web “vernacolare”, instancabilmente creativo e straordinariamente vivace, Lialina fa riferimento in tutti i suoi lavori, da Zombie and Mummy a Merry Christmas. Per lo stesso motivo, promuove da due anni il 1000 $ Page Contest, concorso volto a premiare la migliore home page, ma soprattutto a creare un contesto che riunisca i più significativi fra questi esperimenti, di cui le pagine d’artista sono solo una delle possibilità, non necessariamente la più interessante.
In perfetta coerenza con questa impostazione è anche il suo ultimo progetto, lanciato nell’ottobre 2004, e frutto di una esplorazione appassionata degli archivi di gif animate, che l’artista utilizza per decorare le prime pagine di alcuni dei giornali più noti e diffusi, dal Frankfurter Allgemeine a USA Today.
Lavoro di grande freschezza e di solo apparente semplicità, Online Newspapers è in realtà un progetto estremamente complesso, che chiama in causa questioni tutt’altro che risolte. Innanzitutto, spicca la dichiarata volontà di recuperare, restituendogli nuova vita, un patrimonio straordinario, ma raramente apprezzato in tutte le sue potenzialità. L’utilizzo, poi, di immagini della prima pagina della versione cartacea dei giornali (che hanno tutti un corrispettivo on-line) spinge a riflettere con ironia sull’evoluzione del web che, a più di dieci anni dalla sua comparsa, non è ancora riuscito a svincolarsi da un layout che ha forti debiti con il medium che avrebbe dovuto rendere obsoleto: la carta stampata.
Un altro aspetto da considerare è la ripresa di un’ipotesi formulata dall’artista verso la metà degli anni Novanta a proposito di quello che dovrebbe essere il sito internet di un quotidiano: multimediale, interattivo, strutturato su vari livelli. Infine, giustapponendo le sue gif fantasiose e vivaci alle immagini e alle notizie delle prime pagine dei quotidiani, Lialina sembra affiancare una riflessione disincantata sul carattere anestetizzante dell’informazione mediatica (per cui l’immagine di una tragedia non ha più peso di un elemento decorativo o di un banner) alla speranza nella possibilità di restituirgli un senso tramite un jamming divertito e divertente, che si serve di tralci di fiori, coccarde, bandiere e animazioni manga.
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