-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il “Project 8”, esposizione annuale di otto artisti contemporanei, si trasferisce nel cyberspazio e diventa “Web Project 8”. Marc Voge, curatore dell’iniziativa, dimostra di comprendere piuttosto bene le caratteristiche specifiche dell’arte telematica e realizza un evento fruibile esclusivamente on line. Come spiega nella (troppo) lunga introduzione, il ruolo dell’istituzione museale nei confronti dei net.artisti si trasforma in una semplice opera di committenza e promozione culturale. Poiché, ovviamente, non c’è alcuna differenza tra la fruizione di un’opera di net.art dal proprio pc o da quello installato in un museo, la linea curatoriale scelta è ineccepibile. Il Total Museum ha commissionato ai singoli artisti la realizzazione di un nuovo webproject (dietro un compenso di circa 1000 dollari) che rimarrà comunque di esclusiva proprietà del creatore sia durante che dopo l’evento.
Tra gli otto progetti spiccano nomi noti e affermati come Jodi.org, Alexei Shulgin e Superbad, ma anche quattro nomi nuovi scelti tra giovani e creativi artisti coreani come Young-hae Chang e Candy Factory. Il lavoro di Jodi è assolutamente geniale e conferma ancora una volta l’importanza di questa realtà ormai ‘mitica’ dell’arte on line. Joan Heemskerk e Dirk Paesmas hanno realizzato un browser chiamato “CO.KR” che si connette in automatico con tutti i domini che contengono una parola di due lettere seguita dal suffisso “co.kr”. Dopo aver scaricato la versione zippata del programma, possiamo assistere alla generazione automatica di un coloratissimo collage animato di stralci di html in continuo movimento.
Il russo Alexei Shulgin realizza invece “Muzzle”, un lavoro forse fin troppo semplice che conferma comunque la sua programmatica adesione ad una linea “low tech”. “Hamster dream” di Superbad è la naturale prosecuzione del già noto sito di Ben Benjamin, colorato e fitto di riferimenti al mondo della tv e della pubblicità. Tra le novità il progetto migliore è di sicuro “Heavy Industries” di Young-hae Chang, già vincitore del SFMOMA Webby Award, ma risulta interessante anche il lavoro di Candy Factory che vi permetterà anche di iniziare una simpatica corrispondenza con l’artista nipponica Gaku Tsutaya, che offre il suo volto e la sua attiva collaborazione al progetto rispondendo alle e-mail degli utenti. Sono inoltre presenti lavori di Diane Bertolo, Olia Lialina e Jeong-hwa Choi.
Una curiosità: al momento di contattare Jodi.org, Marc Voge si confuse e spedì l’e-mail al ‘clone’ di jodi realizzato da 0100101110101101.ORG e si dichiarò entusiasta dell’opera ricevuta.
Scoperto l’errore, tuttavia, si rimangiò l’offerta e si affrettò a contattare i “veri” jodi, evidentemente più interessato ad avere in mostra le superstar della net.art che a promuovere progetti innovativi (senza nulla togliere al meraviglioso browser di jodi). Un’occasione persa, secondo me.
Articoli correlati:
Testo contenente l’e-mail spedita da Voge a 0100101110101101.ORG
Jodi.org: un sito che è un’opera d’arte
Desktop is: un progetto di Alexei Shulgin
0100101110101101.ORG: Non arte ma artivismo
Superbad: il monello del Web design
Link:
www.totalmuseum.org/webproject8.html
Valentina Tanni
[exibart]