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Emma Lavigne è stata nominata direttrice del Palais de Tokyo. È la prima donna a capo della principale istituzione francese dedicata all’arte contemporanea ed entrerà in carica i primi di settembre, succedendo a Jean de Loisy.
Scelta tra Simon Castets e dal duo formato da Dorothée Dupuis e Gaël Charbaud, la neodirettrice non ha rilasciato dichiarazioni sui progetti futuri, anche se l’anniversario del ventennio dell’istituzione, che cadrà nel 2020, sarà probabilmente un tema ispiratore della prossima programmazione.
Classe 1968, storica dell’arte e specialista nelle relazioni tra arti visive, suono e musica, Emma Lavigne è stata direttrice del Centro Pompidou-Metz dal 2014 fino a oggi, nonché membro di diverse giurie tra cui Artissima, Sam Art Project, il Padiglione del Lussemburgo alla Biennale di Venezia. Multidisciplinarità e ricerca hanno da sempre accompagnato la sua carriera di curatrice, di cui ricordiamo la retrospettiva di Pierre Huyghe al Centre Pompidou di Parigi nel 2013, quella di Dominique Gonzalez-Foerster l’anno seguente e il padiglione francese della 56ma Biennale di Venezia. In Laguna curò un progetto di Céleste Boursier-Mougenot, ossia una riflessione sui sistemi di controllo dell’uomo e della natura, di cui scrivevamo qui.
Sua anche la curatela della bellissima Biennale di Lione del 2017, dal titolo Mondes flottants. Incontrammo Lavigne proprio in quell’occasione e qui potete leggere la nostra intervista. (Livia De Leoni)
In alto: Emma Lavigne © Photo de Manuel Braun