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Sublime e demoniaco, geniale e perverso, Robert Mapplethorpe continua ad accendere le discussioni di studiosi e appassionati, dividendo opinioni e pareri. A presentare le loro prospettive sull’arte, sulla vita e sul contesto storico del grande fotografo, scomparso prematuramente il 9 marzo 1989, saranno Flaminia Gennari Santori, Jonathan K. Nelson e Andrea Viliani, curatori di tre mostre dedicate all’artista americano.
La conversazione si terrà mercoledì, 15 maggio, alle 17.30, alla Galleria Corsini, sede di “Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile”, mostra curata da Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, in corso fino al 30 giugno 2019 e incentrata su alcuni temi cardinali nella ricerca di Mapplethorpe, dallo studio della statuaria classica alle nature morte.
Nelson ha curato, insieme a Franca Falletti, nel 2009, la mostra alla Galleria dell’Accademia di Firenze, “Robert Mapplethorpe. La perfezione nella forma”, nata da una conversazione con Patti Smith, che rivelò a Jonathan la passione del suo grande amico Mapplethorpe per le opere scultoree di Michelangelo. Andrea Viliani ha curato con Laura Valente “Robert Mapplethorpe. Coreografia per una mostra”, l’esposizione da poco conclusasi al Museo Madre di Napoli, incentrata sull’intima matrice performativa della pratica fotografica di Mapplethorpe.
A partire da queste esperienze espositive, l’incontro offrirà diversi spunti di riflessione, alla ricerca di confronti, parallelismi, assonanze e divergenze. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
In alto: Robert Mapplethorpe, Self-Portrait, 1980 © Robert Mapplethorpe Foundation