L’infanzia è una cameretta esplosa di mattoncini LEGO sparsi sul pavimento e sotto il letto, nei cassetti della biancheria e sul lampadario. Poi arrivava mamma o papà – o entrambi nei casi più gravi – e doveva tornare tutto nel cesto dei giocattoli. Ma oggi potreste prendervi una bella rivincita su quella pretesa di ordine: LEGO sta cercando product designer per progettare nuove esperienze di gioco e voi ne avete sicuramente tante da raccontare, in merito alla questione dei cubotti spigolosi.
«Siamo alla ricerca di nuovi designer di talento per disegnare, prototipare, sviluppare e costruire nuove esperienze e concetti di gioco. Come designer LEGO® (occhio al trademark, ndr) creerai le migliori esperienze di costruzione e gioco del mondo, per ragazzi e ragazze, attraverso marchi come LEGO Super Heroes, LEGO Disney, LEGO City, LEGO Creator, LEGO Technic, LEGO Friends e DUPLO». Sì, si tratta esattamente del lavoro dei sogni, per gli ex bambini di tutto il mondo.
Tra i requisiti, formazione in design industriale e passione per i giocattoli ma anche capacità di storytelling, visto che, come tutti sanno, quella dei LEGO è un’esperienza totalizzante, dalla pratica della costruzione all’immaginazione di avventure intricatissime, tra galeoni dei pirati e space shuttle. Ma la sfida è anche quella di cogliere le opportunità e le sfide del presente, per esempio, LEGO sta attualmente testando il progetto Braille Bricks, dedicato a persone ipovedenti e compatibile con tutti gli attuali blocchi standard. E poi, se anche
Olafur Eliasson ha usato i mattoncini per il suo ultimo progetto alla Tate Modern, qualcosa dovrà pur significare.
Pronti per un viaggio nella fredda ma coloratissima Billund?