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Il Tempio di Göbekli Tepe, nel Sud-Est della Turchia, è stato riscoperto nel 1963 e dichiarato il luogo di culto più antico del mondo, diventando, lo scorso anno, patrimonio dell’UNESCO. Pochi giorni fa, il presidente Erdogan ha celebrato la sua apertura al pubblico, auspicando che quest’occasione possa spingere i turisti a visitare l’Anatolia Centrale.
La struttura templare, costruita 12mila anni fa, risale al periodo del Neolitico preceramico, battendo, per anzianità, luoghi come Stonehenge. A differenza di quest’ultimo, il tempio aveva almeno 20 strutture, ognuna delle quali circondata da mura e palizzate poste in forma ovale o circolari e con due pilastri monumentali al centro. Inoltre, gli scavi hanno rivelato come Göbekli Tepe sembra essere nato non come luogo abitativo ma, appunto, come luogo di culto dove si svolgevano rituali religiosi. Gli scavi hanno portato alla luce manufatti e statuette raffiguranti figure umane, oltre a sculture nella roccia e incisioni raffiguranti animali, simboli astratti e pitture rupestri.
Oggi il tempio diventa un museo a cielo aperto e la Turchia deve giocare bene le sue carte per valorizzare e conservare una delle meraviglie del mondo, costruita ancora prima della ruota. (Adele Menna)