07 aprile 2018

Il Monet della concordia. Regno Unito e Russia dialogano con gli Impressionisti

 

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Possiamo dire che la relazione tra Regno Unito e Russia abbia visto tempi più felici di questi. L’avvelenamento al nervino che ha ridotto in fin di vita l’ex spia russa Sergej Skripal e sua figlia Yulia, naturalizzati britannici e residenti a Salisbury, ha dato il via a un violento scontro diplomatico tra i due Stati e, come se non bastasse, ci si è messo anche Donald Trump, che ha espulso 60 diplomatici russi dagli Stati Uniti. Ma la nuova mostra che la National Gallery ha dedicato a Monet potrebbe rappresentare l’occasione buona per far prendere una boccata d’aria a tutti. Tra le 70 opere in esposizione, ci sarà anche il Boulevard des Capucines, realizzata da Monet nel 1873, esibita in occasione della prima mostra impressionista del 1874 e attualmente conservata nella collezione del Museo Puškin di Belle Arti. Il dipinto è dunque arrivato e la notizia del prestito accordato ha fatto tirare un sospiro di sollievo soprattutto al curatore, Richard Thomson, professore all’università di Edimburgo, membro del consiglio scientifico del Musée d’Orsay e specializzato in arte francese del XIX Secolo e in mostre blockbuster. Negli ultimi anni ne ha curate più di dieci, tra le quali, alcune su Van Gogh, Toulouse Lautrec, Kandinsky e ancora su Monet, visitate da cinque milioni di persone.
In alto: Claude Monet, The Boulevard des Capucines, Paris (1873), copyright State Pushkin Museum of Fine Arts, Moscow

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