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Dal 1 marzo, il rilievo funerario, di tarda età repubblicana, del fornaio Marco Virgilio Eurisace e sua moglie Atistia, è ospitato nella rinnovata Sala delle Colonne del museo della Centrale Montemartini a Roma. Il gruppo scultoreo sorgeva originariamente sulla facciata orientale dell’imponente sepolcro di Eurisace, costruito poco dopo la metà del I secolo a.C. e riemerso nel 1838 nell’area chiamata anticamente ad Spem Veterem, oggi Porta Maggiore, dove ne sono ancora visibili i resti. Con l’obiettivo di restituire l’idea del contesto architettonico del sepolcro che ospitava originariamente l’opera, il restauro condotto dalla Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali è riuscito a restituire alla figura femminile la testa, rubata nel 1934. Inoltre, in questo nuovo allestimento, ai piedi del rilievo è esposta l’epigrafe di Atistia, in cui Eurisace ricorda la moglie lodandola, mentre di fronte si trova il plastico in gesso del grande sepolcro sulla cui facciata il gruppo scultoreo si trovava. Nella decorazione scultorea del sepolcro di Porta Maggiore si possono tuttora intravedere i riferimenti alla professione del committente, rappresentati dai rilievi che illustrano le diverse fasi della panificazione. Eurisace, proprio grazie ai frutti del suo lavoro di fornaio, riuscì ad assicurare a se stesso e alla propria famiglia una tomba illustre, che finalmente ha trovato una degna visibilità e un’adeguata collocazione. (Adele Menna)