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Una scelta di continuità, per Pompei. Alla fine, infatti, dopo un lungo processo di selezione, sarà ancora Massimo Osanna a ricoprire la posizione di Direttore del Parco Archeologico di Pompei. Per il manager, scelto tra 48 candidati, tra i quali Maria Paola Guidobaldi e Grazia Filetici, si tratta di una riconferma. Osanna aveva diretto il sito dal 4 gennaio 2016 al 3 gennaio 2019 e sono stati i risultati ottenuti a valergli il nuovo mandato. Sotto la sua direzione, infatti, sono state messe in sicurezza e riaperte al pubblico diverse aree chiuse in seguito al terremoto dell’Ottanta e una trentina di domus, oltre ad aver dato impulso all’avvio di nuovi scavi condotti con tecnologie avanzate che hanno portato, tra le recenti scoperte, a individuare la domus con il giardino e un’iscrizione che fa rivedere la data dell’eruzione del Vesuvio. Ma a valere il sì del ministro Alberto Bonisoli, è stata anche una visione chiara della strategia di sviluppo da attuare nei prossimi anni. ‹‹Sono contento e commosso per questa riconferma. Sarà un mandato complesso, dopo l’emergenza ci saranno nuove sfide sulle quali lavorare insieme al Ministero››, ha dichiarato a caldo Osanna.
Nato il 24 maggio 1963, Osanna ha cominciato la carriera in Basilicata dove, tra le altre cose, aveva ricoperto l’incarico di direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli studi della Basilicata. Dal 2014 al 2016 è stato Soprintendente Speciale delle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Stabia e dal 2015 è professore ordinario di Archeologia classica all’Università Federico II di Napoli.
Designato dal Direttore Generale dei Musei, Antonio Lampis, anche il direttore del parco archeologico dell’Appia Antica: l’architetto romano Simone Quilici, dirigente della Regione Lazio specializzato nella valorizzazione del patrimonio culturale.