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Frida Kahlo non smette di far parlare di sé ma, dopo la visitatissima mostra al Victoria & Albert di Londra dedicata ai suoi abiti e ai suoi accessori e la più grande retrospettiva mai organizzata negli Stati Uniti, sarà lei stessa a proferire parola. No, non si tratta di un avanzatissimo software per ricostruire la voce di una persona a partire dai suoi ritratti ma di una registrazione originale, almeno secondo la National Sound Library del Messico.
«La voce di Frida è sempre stata un grande enigma, una ricerca senza fine. Fino a ora non avevamo mai trovato una registrazione», ha dichiarato in una conferenza stampa il direttore degli archivi audio nazionali, Pavel Granados. Gli esperti stanno ancora analizzando il file per confermare se sia effettivamente la voce di Kahlo. Nel caso, sarebbe una scoperta importantissima, che renderebbe ancora più iconica la sua figura, precedentemente conosciuta attraverso fotografie, pellicole mute e, ovviamente, autoritratti.
E quindi, cosa dice Frida? Fortuna vuole che non si tratti di una asettica lista della spesa ma di una appassionata descrizione del marito, l’artista Diego Rivera, affettuosamente chiamato El panzón. «È un bambino gigantesco, immenso, con una faccia amica e uno sguardo triste. I suoi occhi grandi, scuri, estremamente intelligenti raramente rimangono fermi. Quasi escono dalle loro orbite a causa delle loro palpebre gonfie e sporgenti, come quelle di un rospo. Permettono al suo sguardo di entrare in un campo visivo molto più ampio, come se fossero stati costruiti appositamente per un pittore di grandi spazi e folle», sono le parole pronunciate da Frida, basate su un testo scritto da lei stessa nel 1949, intitolato Ritratto di Diego.
Il nastro è stato trovato negli archivi dello sceneggiatore messicano Álvaro Gálvez y Fuentes e fu registrato per uno show radiofonico che incentrato sulla vita della famosissima coppia di artisti.