11 settembre 2018

Pussy Riot dietro le sbarre. Questa volta senza motivo

 

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Niente di nuovo sotto il sole della Russia, o quasi. Che due membri delle Pussy Riot fossero stati arrestati c’era da aspettarselo ma, questa volta, non nel corso di qualche manifestazione o performance. L’ultima è stata durante i Mondiali di calcio quando, travestite da agenti, tre donne entrarono in campo nel corso della partita tra Francia e Croazia. Tra loro c’era anche Veronika Nikulshina che però, in questo caso, stava semplicemente guidando la sua automobile nel centro di Mosca, insieme a un amico, quando è stata fermata dalla polizia e trattenuta senza alcun motivo apparente, anche se le fonti della polizia parlano di una presunta resistenza ai controlli. Sull’account Twitter delle Pussy Riot è comparsa una foto di Nikulshina che saluta dietro le sbarre, con un commento eloquente: «La polizia di Mosca è ancora arrabbiata per l’azione compiuta durante la Coppa del Mondo». Nelle ultime ore, poi, anche Peter Verzilov, altro membro del gruppo di attivisti e artisti, è stato preso in custodia per ragioni non specificate, dopo aver lasciato la sua casa.

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