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Dopo quattro anni di intenso lavoro, si è concluso il restauro della National Gallery of Art di Washington sul Bacco e Arianna, imponente dipinto di sette metri che Giambattista Tiepolo realizzò tra il 1743 e il 1745. L’opera è stata sottoposta a una complessa serie di interventi che hanno rivelato dettagli nascosti da mani successive e che, secondo i conservatori del museo americano, guidati da Sarah Gowen Murray, avevano finito con il modificare pesantemente le intenzioni originali e lo stile del maestro veneziano.
L’opera, in deposito dal 1981, faceva parte di un ciclo, pensato per un palazzo nobiliare di Venezia e composto da altri tre dipinti, di cui uno disperso e gli altri conservati alla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda e al Museum of Fine Arts di Houston.
Così, tra lo stupore, sono emersi alcuni particolari prima invisibili, come alcuni elementi architettonici e fastose decorazioni che dovevano creare un trompe l’oeil ed erano stati realizzati in foglia d’oro. Che, adesso, potranno essere ammirati in tutto il loro splendore.
In alto: Giambattista Tiepolo, Bacco e Arianna, prima del restauro di Sarah Gowen Murray. Courtesy National Gallery of Art