17 aprile 2019

Storia di un’opera vandalizzata da uno street artist

 

di

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera firmata da Angelo Bellobono
«Storia di un’opera vandalizzata e distrutta da uno street artist di nome Carlos Atoche 
Un’opera di arte pubblica parte del progetto Io sono futuro, realizzata da Angelo Bellobono insieme agli studenti di Arquata e San Benedetto del Tronto, è stata distrutta da Carlos Atoche, uno street artist che ha ben pensato di dipingerci sopra arrogantemente e senza alcuna sensibilità e rispetto. Che un’opera pubblica possa subire danni e vandalismi è cosa possibile, fa parte della sua natura, ma che venga distrutta da un presunto artista, chiamato a lasciare un suo intervento in un paesino del cratere sismico in provincia di Ascoli Piceno, genera tristezza e rabbia. Questi i fatti: nel 2017, nell’ambito del progetto Io sono futuro, che dal 2016 porto avanti nei territori colpiti dal sisma con le scuole e le comunità locali, è stato realizzato, insieme agli studenti della zona, un dipinto murale su un fabbricato rurale ai piedi del Monte Vettore. Pochi giorni fa, in modo del tutto casuale, scopro che un certo Carlos Atoche, carico di arroganza e senza il minimo rispetto, ha ben deciso di andare oltre la parete assegnatagli e di dipingere l’intera struttura distruggendo ogni opera che vi era stata realizzata. Come giudicare un atto del genere compiuto da un presunto artista, carico di ego smisurato e alla ricerca bulimica di visibilità in un contesto dove, delicatezza e rispetto del paesaggio e degli altri, dovrebbe guidare ogni azione?» 

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