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Cantante, ballerino, performer, frontman dei Prodigy e icona degli anni ’90, Keith Flint è scomparso oggi, a 49 anni. Il suo corpo è stato trovato nella sua casa di Great Dunmow, nell’Essex. Secondo le prime voci, confermate da Liam Howlett, cofondatore della band, si sarebbe tolto la vita ma, per ora, le autorità non stanno trattando il caso come sospetto.
Nato a Braintree, il 17 settembre 1969, frequentò la Boswells School of Performing Arts e, alla fine degli anni ottant, incontrò il dj Liam Howlett a un rave party. Dopo aver ricevuto un mixtape dallo stesso, Keith, entusiasta, insistette sul fatto che avrebbero dovuto lavorare insieme a un progetto musicale, insieme a Leeroy Thornhill, amico di Keith. Così, nel 1990, i tre formarono i The Prodigy, dal nome che del sintetizzatore usato da Howlett. Poco prima del debutto, si unì al gruppo anche l’MC Maxim, al secolo Keith Palmer. Fortemente influenzati dalla Rave Culture, che avrebbero contribuito notevolmente a diffondere, i quattro formarono un gruppo di dj, musicisti e ballerini e il loro primo album, Experience, pubblicato nel 1992, è considerato una pietra miliare della scena techno hardcore inglese degli anni ’90. Flint, in quel periodo, era l’autore delle coreografie e iniziò a cantare solo nel 1996, quando Howlett gli affidò tre tracce di The Fat of the Land, portando al successo, con il suo stile vocale inconfondibile, oltre che con la sua presenza scenica, pezzi come Breathe e Firestarter.