Un nuovo evento è in programma a Milano, dall’8 al 10 aprile 2022. Si tratta di (un)fair è il nuovo format innovativo format di fiera-non fiera che inaugurerà nel nuovo spazio di 10.000 mq del Superstudio Maxi.
Diretta da Manuela Porcu e Laura Gabellotto, rispettivamente ex direttrice ed ex fair manager di Affordable Art Fair Milano, (un)fairvuole creare un nuovo rapporto tra il grande pubblico e l’arte contemporanea, le gallerie e i collezionisti di oggi, e tra il mercato e il mondo della cultura.
Nei 10,000 mq della nuova sede di Superstudio Maxi esporranno 60 gallerie internazionali tra italiane e straniere. Delle 38 gallerie italiane, 15 sono milanesi, mentre i Paesi esteri rappresentati in fiera sono: Svizzera, Germania, Spagna, Olanda, Giappone, Emirati Arabi, Singapore, Iran, India e la Cina con Hong Kong. Il focus della manifestazione è sulle più recenti tendenze del contemporaneo, con particolare attenzione a temi quali: diversità culturali, inclusione, parità di genere e sostenibilità: nei
Ad arricchire l’esperienza dei visitatori sarà anche un ricco programma di intrattenimento, una serie di talk con ospiti che raccontano di arte e contaminazione. Unframed propone infatti spunti di riflessione su temi legati all’arte contemporanea, con workshop innovativi ma anche laboratori pensati per coinvolgere tutta la famiglia e coltivare piccoli collezionisti.
Tra questi spicca Contemporary Art From Africa – in collaborazione con Whitley Neill e AKKA Project, una galleria e un project space concepito per promuovere e supportare principalmente artisti del continente africano, che sarà oggetto di un talk di approfondimento con Lidija Kostic Khachatourian. AKKA Project presenta una prospettiva su 4 giovani artisti africani: Rodrigo Mabunda (1985, Mozambico), Nwaneri Kelechi Charles (1994, Lagos), Cyrus Kabiru (1984, Nairobi), Pamela Enyonu (1985, Kampala).
E ancora eventi collaterali, live performance, incontri, diverse attività interattive, live performance e dj set nel segno della ricostruzione delle relazioni sociali. Come ad esempio Today’s (un)fair dance collection, grazie alla quale i visitatori possono contribuire a un’inconsueta collezione di gesti, movimenti e azioni costruita in fiera. Fa sì che il performer presenti una collezione e quindi consideri il corpo come un museo o una galleria, al contempo rende il visitatore colui che trasmette e che riceve una danza dedicata, generando conversazioni sulla coreografia.
La prima edizione di (un)fair ospiterà anche Moving – A Choreographic Dance Experience for Art Goers – By A.ma.sing (aka Masako Matsushita & Ingvild Isaksen), una sorta di visita-danzata per riscoprire attraverso il movimento le collezioni d’arte, aiutando il pubblico a coinvolgersi sia intellettualmente che visceralmente con le opere.
Il project space əmerge presenta un’installazione sperimentale dedicata all’autorialità dell’artista e al significato del concetto di “originale” nell’ambito dell’arte contemporanea. Questo esperimento ha l’obiettivo di stimolare una riflessione da parte dello spettatore invitando ad esplorare temi apparentemente scontati, che in realtà se affrontati da prospettive diverse possono riservare sfumature inaspettate.
La questione della parità di genere nel mondo dell’arte è un delicato tema d’attualità: diverse ricerche internazionali rilevano infatti che l’arte creata dalle donne ha quotazioni inferiori di quella degli uomini. Per questo UNTOLD, racconterà la creatività, il lavoro e la passione di artiste donne, spesso poco rappresentate.
Tra le artiste femminili con interessanti proposte artistiche in fiera figurano: Naomi Gilon e Ilaria Fasoli (Candy Snake), Elena Pizzato (Supermartek), Lucia Dibi (EOTW), Fe’ (Legart), Cristina Martella (Maroncelli12), Brigitta Rosetti ed Emilia Faro (BIANCHIZARDIN), l’iraniana Dhorsa Ahari che lavora a Berlino (Young Art Hunters) e le spagnole Anita Suarez De Lezo (Helarea) e Annita Klimt (ddr art gallery).
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