Addio mio Padiglione: l’Olanda cambia sede alla Biennale d’Arte di Venezia

di - 24 Febbraio 2020

Una decisione radicale, quella del Mondrian Fund, che ha annunciato che il Padiglione Olanda alla prossima Biennale d’Arte di Venezia non si farà. O meglio, non nella sua sede tradizionale, cioè nell’ampia e luminosa struttura costruita da Gerrit Thomas Rietveld, personaggio iconico del design e dell’architettura olandese, campione nazionale del Neoplasticismo. Per la Biennale d’Arte del 2021, insomma, l’Olanda dovrà trovare un nuovo spazio e sicuramente la scelta non manca, contando i tanti magnifici palazzi di Venezia.

«È bello deviare da uno schema, senza rinnegare ciò che abbiamo fatto in passato o ciò che faremo in futuro. Rompendo con il passato, possiamo ricalibrare il nostro percorso e creare un nuovo punto di partenza», ha commentato Eelco van der Lingen, direttore del Mondriaan Fund, l’ente pubblico che, tra le altre cose, si occupa dell’organizzazione della partecipazione dei Paesi Bassi alla Biennale di Venezia.

Bisogna dire che in Olanda, su questo argomento, non ci vanno tanto per il sottile: nel 1953, infatti, si decise di demolire il vecchio padiglione, risalente al 1914 e progettato da Ferdinand Boberg, affidando la realizzazione della nuova sede a Rietveld, che in quegli anni era considerato un Maestro. Il nuovo edificio venne presentato nel 1955 e Bruno Zevi lo descrisse per l’Espresso non troppo affettuosamente: «Un cassone, sebbene animato da sferzanti partiti neoplastici sovrapposti e da deliziosi dettagli». Ma Rietveld era al riparto da tutte le critiche e ricordiamo che, tra i tanti suoi progetti studiati e copiati, come la sedia Rood Blauwe, figura anche il Van Gogh Museum di Amsterdam, completato dopo la sua morte, avvenuta nel 1964.

Remy Jungerman e Iris Kensmil, Padiglione Olanda, Biennale di Venezia 2019

Il Padiglione Olanda in affitto all’Estonia, per superare la tradizione

Chiaramente, il Padiglione ai Giardini non rimarrà vuoto. Il Mondrian Fund ha infatti annunciato che lo spazio sarà affidato all’Estonia, che lo prenderà in affitto e così avrà la possibilità di esporre nella sede principale della Biennale di Venezia. Un’occasione da non perdere per la Repubblica baltica, perché dal 1996 non è più possibile costruire nuovi padiglioni nei Giardini. La prima partecipazione dell’Estonia risale giusto all’anno successivo, al 1997: era la 47ma edizione e in quella occasione espose un progetto di Siim-Tanel Annus, Raoul Kurvits e Jaan Toomik, a Riva degli Schiavoni.

«È stato spesso detto che i Giardini riflettono un antiquato equilibrio di potere ma nessun Paese rinuncia al suo posto, sul palco principale della Biennale. Allo stesso tempo, è bene per noi uscire dalla nostra comfort zone e, per una volta, esplorare con libertà al di fuori delle mura del Padiglione. Questo cambiamento offre anche l’opportunità di sviluppare un progetto non obbligatoriamente legato al contesto del Padiglione di Rietveld o dei Giardini», ha continuato van der Lingen. Un riferimento chiaro – ma a dire il vero non troppo cortese – all’ultimo progetto, presentato alla Biennale d’Arte del 2019 da Remy Jungerman e Iris Kensmil, troppo legato, ancora, all’eredità del neoplasticismo.

Una nuova procedura di selezione

E non è l’unico cambiamento, anche la procedura di selezione dei progetti è diversa. Questa volta non è stata lanciata una open call, invece sarà una giuria internazionale a scegliere e proporre curatori e artisti. Un approccio totalmente nuovo, allora, per rompere con tradizione avvertita, forse, come troppo pesante, per rivalutare tutto ciò che gravita intorno al Padiglione Olanda a Venezia. La scelta è coraggiosa ed è ammirevole, sperando che paghi.

Condividi
Tag: biennale d'arte di venezia biennale d'arte di venezia 2021 Eelco van der Lingen Gerrit Thomas Rietveld mondrian fund padiglione olanda

Articoli recenti

  • Mostre

Nikas Safronov celebra il 90° anniversario di Sophia Loren, a Ginevra

A settembre il celebre artista contemporaneo russo Nikas Safronov festeggerà il 90° anniversario di Sophia Loren, leggendaria attrice italiana e…

2 Aprile 2025 0:02
  • Mostre

La pittura di Edouard Nardon, un ritorno alla seduzione: la mostra a Brescia

La The Address Gallery di Brescia presenta in mostra nuove e intriganti opere dell’artista newyorkese di origine francese Edouard Nardon

1 Aprile 2025 19:13
  • Progetti e iniziative

FORMAE di Gaggenau: parte da Milano il progetto tra arte, design e filosofia

Gaggenau presenta un nuovo progetto itinerante che mette in dialogo arte e design per riflettere sulla trasformazione della materia: si…

1 Aprile 2025 17:06
  • Mostre

Le mostre da non perdere ad aprile in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

1 Aprile 2025 12:22
  • Progetti e iniziative

Mirtillo Numerus IX: il primo film di Desiderio Sanzi è un viaggio tra inquietudini senza tempo

Dalla performance alla pellicola, l’artista Desiderio Sanzi approda al mondo del cinema con un film denso di simbolismo e suggestioni…

1 Aprile 2025 12:20
  • Arte contemporanea

Gli anni dell’arte a Napoli: una mostra al Museo Madre riannoda la storia

Tra le sale del Museo Madre di Napoli, la prima tappa di un ampio progetto espositivo che vuole tenere traccia…

1 Aprile 2025 11:20