22 settembre 2024

Art Athina: il cuore pulsante dell’arte contemporanea ad Atene

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Cosa abbiamo visto alla 31ma edizione Art Athina, la fiera di riferimento per l’arte contemporanea in Grecia e dal respiro internazionale, grazie a un’offerta poliedrica e curata

Art Athina 2024
Art Athina 2024

Art Athina, la fiera di riferimento dell’arte contemporanea in Grecia, apre la 31esima edizione con più di 70 gallerie greche e internazionali, presso lo storico Zappeion di Atene, simbolo dell’eredità greca, è stato il primo edificio destinato ai Giochi Olimpici dell’era moderna. Visitabile fino al 23 settembre, la fiera è stata fondata dall’Associazione Ellenica delle Gallerie d’Arte nel 1993, affermandosi oggi come uno degli eventi di punta che ha alimentato negli anni l’espansione di spazi artistici come l’interazione tra i professionisti dell’arte.

Nel panorama ellenico sono pochi gli eventi che riescono a esercitare una tale forza propulsiva. La peculiarità di Art Athina risiede anche nei suoi costi espositivi contenuti rispetto ad altre fiere europee, una caratteristica che attira gallerie emergenti e di medie dimensioni insieme ai loro artisti. Diretta da Antonis Kourkoulos, e con Marilena Koutsoukou, direttrice dello sviluppo, la fiera si avvale di interessanti curatori invitati appositamente per questa edizione, come la partecipazione del pluripremiato studio G Design Studio che ne ha curato l’identità visiva.

Art Athina 2024
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Proponendo pratiche artistiche tradizionali e contemporanee, la manifestazione offre una programmazione ricca ed eclettica che si suddivide in diverse sezioni. Tra le gallerie di rilievo troviamo la a.antonopoulou.art, che presenta artisti come Stefania Strouza, vincitrice dello Young Artist Award nel 2023. Questo premio, creato due anni fa dall’Associazione Ellenica delle Gallerie d’Arte in collaborazione con il Metropolitan Organisation of Museums of Visual Arts di Salonicco (MOMus), mira a dare visibilità ai giovani talenti. Il lavoro di Strouza si esprime in sculture e installazioni monumentali che traggono ispirazione dalla storia moderna, dall’architettura antica, dalla geologia e dalla mitologia. Tra i riferimenti presenti nelle sue opere c’è la figura di Medea, che nel suo lavoro guarda a Pasolini e a Maria Callas, come al drammaturgo Heiner Müller. La ricerca di Strouza si concentra su materiali come tessuti, marmo, plastica, vetro e pizzo, che utilizza per esplorare fenomeni come l’ossidazione, affrontando temi come il degrado ambientale.

Art Athina 2024
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Da scoprire le tele di Anastasis Ioannou (1990) presso la Roma Gallery il cui lavoro si distingue per il forte uso del colore, come nella serie Trees, dove il giallo ocra evoca paesaggi assolati e il blu intenso una natura notturna e magica. Le opere di Ioannou, vendute intorno ai diecimila euro, sono attualmente esposte anche a Parigi presso lo spazio artistico La Boulangerie, mentre altre fanno parte della Copelouzos Museum e della Panagopoulos Collection.

Art Athina 2024
Art Athina 2024

La scultura è tanta e diversa, si va dalla più classica, in marmo acciaio e bronzo di Vassilis Nikolaou presso la Lola Nikolaou a quella più visionaria di Angeliki Stamatakou qui con la poetica Monolith presso la Blender Gallery, che ci racconta la storia fantastica di un reperto archeologico ritrovato nei fondi marini che fa da tramite tra mondi diversi. Belle le sculture in metallo di Aristides Patsoglou, presso Artower Agora Gallery, volti o corpi ora seduti ora eretti di donne a grandezza naturale, ci rimandano a un’emozione come al mare nella serie Sirene.

Art Athina 2024
Art Athina 2024

Oltre il 50% delle gallerie sono greche mentre una decina europee, tra cui diverse francesi come la Xippas, e alcune italiane tra cui la napoletana Shazar Gallery che porta i lavori di Gabriel Orlowski, o IAGA gallery (Brescia, Romania) che presenta tra gli altri il fotografo Marcello Grassi. Gli scatti del fotografo italiano immortalano mirabilmente la statuaria classica in marmo presso i più noti musei romani, come il Discobolo Lancellotti o Amore e Psiche, copia di capolavori greci, venduti a circa 1.850 euro ciascuno. Fotografo e musicista, collaboratore anche di riviste e libri d’arte, abbiamo visto le foto di Orlowski a Circulation(s), il festival parigino dedicato alla giovane fotografia europea, e presso Agnes B. Galerie du Jour a Parigi diversi anni fa. L’artista polacco considera come uno strumento per decostruire il visibile e appropriarsi delle sue risorse, sfruttando incidenti, assurdità e ironia.

Art Athina rappresenta un’occasione imperdibile per esplorare la scena artistica greca, ma anche scoprire la sezione design con spesso dei pezzi da collezione, curata da Tina Daskalantonaki, Manthos Kaloumenos e Mare Studio. Qui troviamo Bombyx che espone designer come la cubana Clara Porset (1895-1981), Michel Van Beuren (1911-2004), il brasiliano Domingos Totora (1960) o l’argentina Paula Bosco (1985). La sezione Projects, è guidata da Loukia Thomopoulou, che ha messo in evidenza installazioni artistiche che propongono anche una creazione più sperimentale e di ricerca, vedi Sealed Earth gallery e il Thermia Project. Non potevano mancare i Talks, la sezione dedicata ai videasti, con la curatela di Panos Giannikopoulos o quella dedicata alle performance programmata da Nicolas Vamvouklis.

Art Athina si conferma come uno degli appuntamenti più stimolanti del panorama culturale greco, capace di coinvolgere tanto i collezionisti quanto un pubblico di giovanissimi grazie a un’offerta artistica singolare e poliedrica. La sua capacità di innovarsi – con una proposta artistica insolita finanche sperimentale – ne fa una fiera vivace e giovane nonostante gli oltre 30 anni di esistenza.

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