Al giro dei 51 anni di attività, Arte Fiera di Bologna rilancia con una serie di nuove iniziative, per approfondire il percorso espositivo e per ampliare il proprio raggio di azione. E se per l’edizione 2024 era doveroso uno sguardo alla propria storia – a partire da quel lontano 1974, quando Arte Fiera nasceva come una piccola sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea nell’ambito di quella che, all’epoca, si chiamava Fiera Campionaria -, per il prossimo appuntamento, dal 7 al 9 febbraio 2025, il desiderio è attraversare territori inesplorati. Come? La proposta è una nuova sezione per artisti e gallerie di ricerca ma anche un programma speciale di ospitalità per curatori e critici stranieri.
Si conferma per il terzo anno, dunque, la doppia governance di Arte Fiera con affiancati Simone Menegoi ed Enea Righi, rispettivamente nel ruolo di Direttore Artistico e di Direttore Operativo. Un critico e curatore con oltre 25 anni di esperienza in dialogo con un manager che è anche un collezionista d’arte contemporanea fra i più importanti del nostro Paese: è questa la formula inedita sulla quale Arte Fiera ha scommesso nel 2023 e nel 2024 e che sta portando i suoi frutti. Confermati anche i padiglioni 25 e 26, storica sede della Fiera, e per il terzo anno anche lo studio LeftLoft, che ha rinnovato l’identità grafica di Arte Fiera 2025, con l’iconico cerchio rosso che, per la prima volta, acquista spessore, diventa tridimensionale e ruota nello spazio.
Confermatissima anche la collaborazione con ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, con cui Arte Fiera ha aperto un tavolo di confronto permanente e che, tra i risultati, ha portato l’istituzione di un premio specifico attribuito alla carriera di un gallerista particolarmente meritevole. Lo scorso anno fu premiata Lia Rumma – un graditissimo ritorno del suo stand in Fiera -, precedentemente invece Carla Pellegrini (Galleria Milano, Milano), Giorgio Marconi (Studio Marconi / Galleria Gió Marconi, Milano), alla memoria di Pasquale Ribuffo (Galleria De’ Foscherari, Bologna), Roberto Casamonti (Tornabuoni Arte, Firenze, Milano, Parigi, Crans Montana, Forte dei Marmi), Antonio Tucci Russo (Studio per l’Arte Contemporanea, Torre Pellice e Torino).
Se Arte Fiera è la manifestazione fieristica tradizionalmente calibrata sulla scena artistica italiana, dalle Avanguardie del Novecento al contemporaneo, d’altra parte la volontà è continuare ad aprire il confronto al panorama internazionale, senza snaturarsi. Sono state pensate così due iniziative. Prospettiva è la nuova sezione solo su invito dedicata agli artisti di ricerca, che si aggiunge alle sezioni già esistenti per ampliare ulteriormente la proposta della fiera sul versante della creatività emergente. Arte Fiera 2025 farà poi partire anche un programma speciale di ospitalità rivolto a direttori di museo e curatori stranieri, per articolare la promozione della kermesse all’estero, un aspetto a cui l’organizzazione, negli ultimi anni, ha dedicato una particolare attenzione.
Non si cambia la composizione della Main Section, suddivisa come sempre fra arte storicizzata e contemporaneo. A questa si affiancheranno ora quattro sezioni curate e solo su invito: Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI, Multipli, dedicata alle opere in edizione, e la nuova Prospettiva, dedicata agli artisti emergenti, siano essi rappresentati da gallerie giovani o già affermate.
Davide Ferri, critico e curatore indipendente con una forte specializzazione sulla pittura delle ultime generazioni, cura fin dal debutto Pittura XXI, mentre Fotografia e immagini in movimento è affidata per il terzo anno a Gian Gavino Pazzola, curatore di Camera – Centro italiano per la fotografia di Torino. Multipli vede impegnato per il secondo anno il critico e storico dell’arte Alberto Salvadori, mentre Prospettiva è affidata a Michele D’Aurizio, curatore e storico dell’arte classe 1985, attivo fra l’Italia e gli Stati Uniti, fondatore dello spazio Gasconade a Milano.
Accanto alle sezioni curate, ritorna Percorso: non una sezione vera e propria ma un itinerario che collega un certo numero di stand della Main Section e delle sezioni curate secondo un criterio tematico. Dopo due anni dedicati ai linguaggi artistici (Ceramica, 2023; Disegno, 2024) il tema di Percorso 2025 tocca anche il contenuto delle opere. Il nuovo filo conduttore del format è infatti l’idea di “Comunità”.
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