Collaborazione è la parola chiave della contemporaneità, la possibilità di aprire dialoghi tra competenze diverse per costruire, insieme, prospettive di sviluppo altrimenti difficilmente immaginabili. Su questa strada hanno scelto di proseguire con convinzione Arte Fiera e ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, per far fronte a una condizione necessariamente mutata anche per il settore dell’arte, alla luce dei lunghi strascichi del post-pandemia e della guerra in Ucraina, la cui risoluzione sembra ancora lontana.
D’altra parte, proprio le fiere e le gallerie, le cui peculiarità condivise si basano sull’unicità dell’esperienza in presenza e sulla capacità di attrazione ma anche, nel backstage, sull’organizzazione e sulla logistica, hanno dovuto rimboccarsi le maniche, trovando nuove strategie alternative. E allora, questa collaborazione tra Arte Fiera di Bologna, uno degli appuntamenti fieristici più attesi e frequentati nel calendario nazionale dell’arte, e ANGAMC, storica associazione istituita nel 1964 e che oggi riunisce decine di gallerie in tutta Italia, potrebbe rappresentare un interessante caso di studio.
Il banco di prova non è poi così distante: l’edizione 2023 di Arte Fiera si terrà a febbraio, come da tradizione, cioè la prima manifestazione ad aprire l’anno dell’arte. Dopo l’appuntamento primaverile dello scorso anno, dunque, si ritorna nei mesi invernali ma non sarà l’unico spostamento: i booth delle gallerie troveranno sede, infatti, nei Padiglioni 25 e 26, come già in tante edizioni passate, con accesso da Costituzione, la porta che collega il quartiere fieristico al centro della città.
Sono state proprio tali questioni logistiche a essere portate sul tavolo di lavoro, in cui ANGAMC ha condiviso gli interventi strutturali già messi in atto da BolognaFiere. L’Associazione ha espresso il suo apprezzamento anche per il rafforzamento della governance che, con una decisione inedita per il mondo delle fiere, vede l’inserimento di un collezionista di rilievo internazionale, Enea Righi, nel ruolo chiave di Managing Director, con il compito di prendersi cura di tutto ciò che riguarda la visitor experience, per coinvolgere più attivamente il pubblico dei collezionisti, in sinergia con il lavoro del Direttore artistico di Arte Fiera, Simone Menegoi.
Le prime novità saranno immediatamente visibili: il megaschermo all’ingresso di Arte Fiera ospiterà il primo capitolo della Led Wall Commission. Aria di rinnovamento anche per il Centro Servizi, zona destinata alla prima accoglienza del visitatore, che sarà disegnato da un architetto di fama internazionale e trasformato in piattaforma sostenibile, dove il pubblico potrà sostare, rilassarsi e anche assaggiare le offerte di cibo gourmet veloce, che arricchiranno l’offerta gastronomica della manifestazione. Un capitolo tutt’altro che secondario: il food rappresenta una voce significativa nell’esperienza di una fiera e, in questo caso, il servizio sarà interamente ripensato grazie alla collaborazione con un servizio di catering qualificato e di importanti chef.
Novità importanti anche sul fronte dei collezionisti italiani e stranieri, oggetto di iniziative strategiche mirate ad accrescerne il coinvolgimento. Il tavolo sta lavorando di concerto per potenziare le iniziative della fiera a riguardo: sono già in programma una serie di meeting nelle principali città italiane, a Bologna, Milano, Roma e Napoli, per creare specifiche occasioni di incontro. BolognaFiere metterà in campo una serie di azioni incrociate per dirigenti e imprenditori delle aziende top che partecipano ad altre manifestazioni del bacino fieristico bolognese.
Dunque, Arte Fiera e ANGAMC promuoveranno le loro iniziative tutto l’anno, con un calendario di eventi che affronteranno alcuni degli argomenti più urgenti e interessanti per gli addetti ai lavori e per il mercato dell’arte in Italia. Senza dimenticare l’estero, in particolare in Germania e nella Svizzera tedesca, dove verranno svolte attività di promozione con il coinvolgimento di specialisti operanti sul territorio.
In fase di rinnovamento anche il format, che prevedrà un numero più ampio di artisti che le gallerie potranno presentare, per andare incontro alle esigenze di molti espositori, soprattutto quelli che lavorano nel comparto dell’arte storicizzata. Confermata l’introduzione della neonata sezione “Multipli”, dedicata alle opere in edizione, e poi l’itinerario tematico “Percorso”, legato alla ceramica, e il nuovo programma di performance che quest’anno, per la prima volta, sarà in collaborazione con un brand di moda noto per il suo sostegno all’arte contemporanea.
Anche la comunicazione è in fase di potenziamento, grazie allo stanziamento di un imponente piano media e social, al coinvolgimento di un nuovo partner per l’identità visiva, lo studio Leftloft, leader italiano e tra i maggiori player mondiali nei mercati fieristici.
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