Nella location d’eccezione, il centro congressi della “Nuvola” di Massimilano Fuksas, all’EUR, la nuova fiera d’arte contemporanea di Roma – sotto la direzione generale di Alessandro Nicosia e Adriana Polveroni, alla direzione artistica – terminerà nelle prossime ore.
Ma come è andata questa prima edizione? Di certo va premiato il coraggio: non era facile pensare a una nuova manifestazione in tempi così incerti, e avendo avuto alle spalle un autunno caldissimo di fiere, specialmente per quanto riguarda le “colleghe” in Italia.
La soddisfazione di alcuni galleristi, però, è ben intuibile.
Per esempio quella di Marina Bastianello, che con il suo stand dedicato tutto all’artista Matteo Attruia non solo parla di ottime vendite, ma si porta a casa anche il Premio “Rock”, per l’allestimento più originale, assegnato dalla giuria composta da Sabrina Vedovotto, Giuliana Benassi, Giuseppe Fantasia.
Anche la vicina Beatrice Burati Anderson si dichiara soddisfatta per come sono andati gli affari alla Nuvola, oltre che per la menzione speciale del premio “The Best”, offerto dalla regione Lazio, per la gallerista che da Venezia – dallo scorso maggio – ha scelto di anche di aprire una sede nella Capitale.
Ma i “the bests” ufficiali sono per gli allestimenti di Matèria e Ex Elettrofonica, “premiandone l’allestimento, la grafica, la comunicazione e la capacità d’accoglienza verso il visitatore”.
Da segnalare però anche la qualità degli stand di Valentina Bonomo, Magazzino e Prometeo, per citarne alcuni.
Premio “Absolute Modern” per il migliore allestimento tra le gallerie di arte moderna va invece alla Ferrarin di Legnago. Anche il premio “Young” per la migliore galleria under 5 è un ex Equo: a vincere sono Basile Contemporary di Roma e galleria Talk di Bruxelles.
Altro ottimo stand è quello di Mazzoleni di Torino, al piano terra, che riceve una menzione speciale per “l’importante e recente apertura al contemporaneo inserito in un contesto sempre di grande qualità ”.
Menzione speciale, secondo noi, anche la qualità dei progetti speciali diffusi per la “Nuvola”, a cura di Valentina Ciarallo: funziona la relazione con lo spazio degli interventi – sempre decisamente scenografici e accattivanti – di Daniel González; commuove il grande Labirinto di Kounellis all’ingresso, fortemente voluto da Adriana Polveroni, e incuriosisce il “lampo” di Patrick Tuttofuoco, inserito come un contrappunto tra gli stand del livello 0.
Nel complesso, insomma, “Arte in Nuvola” si rivela una buona prova iniziale che forse, suggerimento per le prossime edizioni, dovrebbe attuare anche un coinvolgimento delle istituzioni romane.
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