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Artissima 2022 nel segno della trasformazione: tutte le novità della prossima edizione
Fiere e manifestazioni
È stata presentata al pubblico questa mattina, nella prestigiosa sede della Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo a Torino, la prossima edizione di Artissima, che si svolgerà dal 4 al 6 novembre 2022 come sempre presso l’Oval Lingotto. Insieme al neo direttore Luigi Fassi, sono intervenute alcune autorità cittadine e rappresentati delle istituzioni pubbliche e private che hanno collaborato alla realizzazione del progetto della fiera.
Artissima si conferma anche quest’anno la fiera interamente votata al contemporaneo. Questa edizione vedrà il ritorno in presenza dopo la pandemia, pur proseguendo con diverse iniziative anche l’avventura nel mondo della digitalizzazione iniziato negli scorsi anni.
Come ha sottolineato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, la fiera è una delle principali espressioni culturali del capoluogo sabaudo. La vocazione per il contemporaneo è stata storicamente importante per Torino, rendendola negli anni passati un vero e proprio punto di riferimento in Italia e non solo. Nel contesto attuale, così complesso dal punto di vista sociale ed economico, diventa perciò fondamentale rivalutare gli effetti positivi della cultura e dell’arte sulla vita città.
Ma la vocazione storica al contemporaneo è coltivata proprio grazie alla capacità di rinnovarsi. Per il 2022, insieme al nuovo direttore, Artissima presenta, così, un team curatoriale completamente nuovo, ma conferma la proficua collaborazione con enti e realtà private già collaudate, come Fondazione per l’arte moderna e contemporanea CRT, Compagnia di San Paolo, Camera di Commercio, ed altri.
Cercando di espandere costantemente il proprio network di ricerca, Artissima si ripropone, nelle parole del nuovo direttore, nientemeno che di portare il mondo a Torino attraverso la presenza delle gallerie internazionali che qui convergeranno, per fare il punto sull’industria dell’arte, cercando di capire che cosa, ai nostri tempi, in questo settore, è cambiato e che cosa è in procinto di cambiare.
Saranno infatti presenti ben 174 gallerie da 28 Paesi e 4 Continenti, con 35 progetti monografici presentati nelle tre sezioni storiche. Molti i premi e riconoscimenti previsti, tra cui: Premio Illy, Premio FTP for Sustainable Art; Vanni occhiali, Tosetti Value per la fotografia, Matteo Viglietta Award; Carol Rama Award, promosso dalla Fondazione Sardi per l’arte; OGR Award; Torino social impact award, e altri ancora. Da ricordare, poi, il progetto di Juventus, realizzato con l’artista Giovanni Ozzola e dedicato alle generazioni più giovani; e il progetto di Fondazione Merz dedicato agli artisti del Sud e dell’area del Mediterraneo.
Rivisitata è invece, almeno in parte, l’identità visiva, che vuole rimarcare sempre più il collegamento sul territorio e veicolare alcuni concetti chiave, in primis quello di trasformazione, o esperienza trasformativa.
Il tema della trasformazione è infatti il filo conduttore scelto da Fassi per questa edizione della fiera. La trasformazione, da intendersi insieme come rivelazione, ma anche come scommessa sul futuro, è tema entusiasmante e ricco di sfumature, che ha a che fare con il desiderio, l’attrazione verso l’ignoto, la sfida e la voglia di vivere nuove esperienze tanto nel privato come nella collettività.