Cambiano i tempi e cambieranno ancora più drasticamente, dopo questa emergenza Covid-19. E anche il mondo dell’arte non sarà più lo stesso e nemmeno le fiere, come abbiamo scritto in diverse occasioni, parlando di Art Basel o delle varie iniziative dei galleristi blue chip come David Zwirner e Huser & Wirth (a proposito, qui trovate anche la nostra rubrica dedicata alle gallerie italiane ai tempi del Coronavirus). E allora, ecco ArtVerona che, per presentare i curatori delle varie sezioni in cui sarà articolata la sua 16ma edizione, riprogrammata dall’11 al 13 dicembre 2020, sceglie un canale meno (?) “istituzionale” come Instagram. Così, ad affiancare il neodirettore Stefano Raimondi, ciascuno in una sezione specifica, ecco un comitato composto da Edoardo Monti, Elena Forin, Antonio Grulli, Giacinto di Pietrantonio, Maria Chiara Valacchi, Andrew Berardini. Nomi conosciuti e molto attivi nel panorama dell’arte italiana e non solo.
«È un piacere accogliere Edoardo Monti come VIP Manager e Digital Strategist di ArtVerona. Per le esperienze maturate e la passione che lo caratterizza saprà offrire cura, attenzione e esperienze esclusive agli ospiti VIP e coinvolgere, anche grazie a una importante competenza digitale, una nuova generazione di appassionati e collezionisti», ha commentato – nel senso di Instagram – Stefano Raimondi. Edoardo Monti, nato a Bergamo nel 1991, è il fondatore di Palazzo Monti, residenza per artisti e collezione di arte contemporanea che, dal 2017, ospita a Brescia artisti da tutto il mondo. Precedentemente, ha lavorato a Londra e a New York, dal 2010 al 2018, nell’ufficio Comunicazione di Stella McCartney. Ha studiato Arte e Design alla Central Saint Martins e Middlesex University.
«ArtVerona può contare quest’anno sulla preziosa collaborazione di Elena Forin nella duplice veste di VIP & Corporate Relations e curatrice di Sculpture & The City. L’approfondita conoscenza del territorio, dell’imprenditoria e del collezionismo offrirà nuovi dialoghi e opportunità di incontri. Il percorso curatoriale si rivela nella realizzazione, in collaborazione con Marmomac, la più grande manifestazione al mondo dedicata al settore lapideo e alle sue tecnologie, di un inedito e importante progetto di scultura pubblica», prosegue Raimondi. Elena Forin, nata a Bassano del Grappa, nel 1979, è curatrice indipendente ed è un membro di LaRete Art Projects e dell’IKT, l’Associazione Internazionale dei Curatori. La sua ricerca unisce l’interesse per installazione, video, performance, pratiche sociali e site specific e per le radici storiche di queste pratiche.
Nel comitato ritroviamo poi Antonio Grulli, che già da diverse edizioni collabora alla VIP Experience di ArtVerona ed è ideatore e anima di Critical Collecting, progetto editoriale nato per raccontare il collezionismo, coinvolgendo giovani critici d’arte e collezionisti, con particolare attenzione al mercato italiano.
Nato a La Spezia, nel 1979, Antonio Grulli è critico d’arte e curatore. Si occupa della collezione e delle attività legate all’arte contemporanea di Palazzo Bentivoglio a Bologna e collabora da quattro anni con ArtVerona. Ha curato mostre per spazi quali Viafarini (Milano), MAMbo (Bologna), HEAD Academy of Art (Ginevra), Kunsthalle Lissabon (Lisbona), Fondazione del Monte (Bologna), Museo di Castelvecchio (Verona), le gallerie Francesca Minini (Milano), P420 (Bologna), Raffaella Cortese (Milano), De Foscherari (Bologna), 3+1 (Lisbona) e per il project space Codalunga di Nico Vascellari (Vittorio Veneto). Ha collaborato con testate quali Flash Art, ATP Diary, Artribune, Cura Magazine, Exibart, Mousse Magazine, Arte e Critica, Boite.
A curare la nuova sezione Introduction, dedicata alle gallerie emergenti in dialogo con quelle storiche, sarà Giacinto di Pietrantonio. «Sono entusiasta che questa sezione possa essere curata da Giacinto di Pietrantonio, proprio perché negli anni trascorsi insieme alla GAMeC ho cercato di apprendere da lui quanto più possibile», ha dichiarato Raimondi.
Giacinto Di Pietrantonio è Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Teoria e Storia dei Metodi di Rappresentazione e di Sistemi Editoriali per l’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Curatore dal 2018 delle Residenze Artistiche BoCs Art di Cosenza, curatore della biennale d’arte della Repubblica del Kosovo, Autostrada Biennale, dal 2000 al 2017 è stato Direttore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, di cui ora è consigliere. Tra le molte mostre da lui curate ricordiamo la mostra degli artisti russi all’interno della rassegna “Passaggi ad Oriente”, alla Biennale di Venezia del 1993, le edizioni di Fuori Uso del 1995, 1997, 1998, 1999, 2012 e 2016, “Over the Edges” con Jan Hoet a Gand (Belgio) e Vanessa Beecroft, 2009 e “Ibrido”, 2010, quest’ultima con Francesco Garutti al di PAC, Milano, “Com’è Viva la città”, Villa Olmo, 2015, Como.
«Con “la Valacchi” ci siamo subito capiti!», così Stefano Raimondi introduce Maria Chiara Valacchi, curatrice della sezione Talks che, nel suo programma, proporrà una serie di dibattiti trasversali sugli scenari dell’arte e della cultura italiana. «Pensando a questa sezione l’idea era provare a fare qualcosa di inconsueto, che potesse aggiungere valore e energia agli incontri in fiera», ha spiegato il direttore di ArtVerona.
Maria Chiara Valacchi è una critica d’arte, curatrice indipendente e art writer con base a Milano. Dal 2010 ha fondato e cura lo spazio non-profit Cabinet di Milano che ha ospitato una serie riconosciuti artisti internazionali mid-career come Brian Calvin, Kaye Donachie, Sylvie Fleury, Kar- sten Födinger, Dagmar Heppner, Christian Jankowski, Chris Succo, Alexander Wagner, Wendy White, Ivan Seal, Pieter Vermeersch, oltre a giovani artisti emergenti, come Adrian Buschmann, Ma- tyas Chochola, Lindsay Lawson, Alex Mackin-Dolan, Mia Marfurt, Melike Kara, David Keating, Dan Shaw-Town, Tyra Tingleff, Henning Strassburger e Amalia Ulman. Dal 2014 ha fondato ed è editor-in-chief di Paint! una piattaforma online dedicata alla diffusione e alla ricerca della pittura contemporanea. Dal 2015 è contributor internazionale di ArtForum International Magazine e dal 2017 de Il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano per cui cura delle rubriche tematiche dedicate all’Arte Contemporanea.
Lo scrittore, critico e curatore losangelino Andrew Berardini è il curatore della nuova sezione Pages, «che vuole mostrare l’importanza dei magazine nella creazione di gusti, opinioni, collaborazioni con artisti e circolazione delle informazioni», ha spiegato Raimondi.
Andrew Berardini è scrittore, redattore e curatore e vive a Los Angeles. Ha curato mostre per varie istituzioni tra cui il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Palais de Tokyo di Parigi, il Castello di Rivoli di Torino e il Padiglione d’Estonia alla Biennale di Venezia 2019. È redattore di Art-Agenda, Momus e Mousse e autore del libro Danh Vo: Relics e di un volume sul colore, di prossima uscita. Berardini è stato a lungo collaboratore di Artforum ed è stato un critico del settimanale LA Weekly. Dal 2008 è docente presso la Mountain School of Arts e gestisce occasionalmente una residenza per scrittori d’arte presso il Banff Center for Arts and Creativity di Alberta, in Canada.
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