Rubriche alla mano, pronti a segnare le prossime date del calendario fieristico che, ormai, fortunatamente, è tornato ricchissimo di appuntamenti dedicati all’arte contemporanea e non solo. Dunque, dopo la miart primaverile ormai imminente e alla ripresa dopo l’estate, ad aprire il calendario autunnale del 2023 sarà ancora, come da tradizione, ArtVerona, la cui 18ma edizione si terrà dal 13 al 15 ottobre.
Con la direzione artistica di Stefano Raimondi, ArtVerona 2023 conferma la sua vocazione partecipativa che, negli anni, ha saputo tessere una solida rete di relazioni con i diversi settori del collezionismo e dell’imprenditoria ma anche con le istituzioni culturali pubbliche e private, grazie alla collaborazione con ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, partner storico e sostenitore della manifestazione. In programma anche diverse novità.
Uno degli aspetti principali di questo rinnovamento si trova nell’advisory board di ArtVerona, composto da Antonio Coppola, Giorgio Fasol, Massimo Gazzani e Alessia Zorloni, che dal 2023 si arricchisce di due nuove figure chiave, attraverso le quali impostare una strategia di coinvolgimento più esteso di industriali e imprenditori del bacino territoriale veneto e nazionale: Katia Da Ros, Vicepresidente nazionale di Confindustria con delega all’ambiente, sostenibilità e cultura, e Virginia Montani Tesei, avvocatessa, fondatrice dello Studio Legale Montani Tesei di Roma specializzato nel settore del diritto dell’arte e dei beni culturali.
Alla Main Section, che accoglierà una selezione di gallerie provenienti dall’Italia e dall’estero, si affiancheranno tre sezioni speciali. Innova è dedicata a gallerie emergenti e sperimentali che potranno presentare in forma di personale o di collettiva, coinvolgendo fino a un massimo di tre nomi. Curata da Hannah Eckstein, direttrice della Grässlin Collection St. Georgen e direttrice artistica del Kunstverein Friedrichshafen, Introduction è incentrata sulla trasmissione generazionale del sapere che distingue il sistema dell’arte: a essere coinvolte saranno sei gallerie straniere invitate da gallerie storiche a presentare quegli spazi espositivi che hanno visto nascere e che hanno supportato nella crescita. La terza sezione, Curated by, a cura di Giacinto di Pietrantonio, presenterà le proposte di gallerie che collaborano con un curatore per la realizzazione dello stand, così da far emergere le modalità in cui si sviluppa la relazione tra questa figura professionale, la galleria e l’artista. Infine, viene rinnovata la collaborazione con Giulia Floris per LAB che quest’anno prevede un’estensione in città con un dialogo tra gli spazi dentro e fuori fiera.
È affidato a Nicolas Ballario, esperto d’arte contemporanea, il programma Talk che, quest’anno, cercherà di ribaltare il concetto di incontri nelle fiere d’arte: non più conferenze per i soli addetti ai lavori, quanto appuntamenti dal sapore quasi teatrale per raccontare il contemporaneo. Tre sono i tipi di “cabaret”: maratone oratorie di 25 minuti dove i partecipanti avranno al massimo due minuti a testa per presentare un libro, un museo o una mostra, con ritmi serrati; uno contro tutti, dove personaggi “molto particolari” verranno messi a processo dal mondo dell’arte e viceversa; lo spettacolo LIVES, ideato dal musicista Rodrigo D’Erasmo, polistrumentista, compositore e membro degli Afterhours, e dallo stesso Ballario che presenta sul palco la vita di un protagonista dell’arte contemporanea, tra parole e musica.
Il primo Live sarà una tappa di avvicinamento alla fiera, in programma venerdì 31 marzo, alle ore 21, nella Loggia di Fra’ Giocondo in piazza dei Signori a Verona, nell’ambito di Vinitaly & The City, che vedrà Nicolas Ballario narrare la vita iperbolica di Maurizio Cattelan, messa in musica da Rodrigo D’Erasmo e da Giulio Favero.
In fiera torna il format Habitat, il progetto dedicato alla conoscenza di importanti ambienti di grandi artisti storici italiani. Ognuno dei due padiglioni della fiera ospiterà un Habitat. Il terzo verrà realizzato in città, in una sorta di fil rouge che connette il “dentro e fuori fiera”. Prosegue anche il Visiting Curator, a cura di Maria Chiara Valacchi, che vede coinvolti direttori e curatori d’istituzioni museali da tutto il mondo, per creare un dialogo tra il sistema dell’arte italiano e quello internazionale. Inoltre, è confermato anche per il 2023 il progetto “Standchat”, affidato a Saverio Verini, format che offre la possibilità al pubblico di incontrare vis-à-vis gli artisti protagonisti in fiera all’interno delle gallerie che li rappresentano. Punto di partenza è un’opera specifica, capace di “parlare al pubblico” anche attraverso le parole di artista e curatore.
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