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ArtVerona 2024: tutti i premi assegnati alla 19ma edizione della fiera
Fiere e manifestazioni
di redazione
130 gallerie, 16 spazi sperimentali e di ricerca, 15 espositori per l’editoria e i servizi per l’arte, nove giovani gallerie emergenti, cinque spazi istituzionali, quatro artist-run space, 10mila collezionisti invitati e 700 ospitati in città. Sono alcuni dei numeri della 19ma edizione di ArtVerona, svoltasi dall’11 al 13 ottobre 2024. La fiera, promossa da Veronafiere, è stata diretta per il quinto e ultimo anno da Stefano Raimondi: nei prossimi giorni verrà pubblicato un bando per selezionare la prossima direzione artistica. Ma, intanto, ArtVerona 2024 ha confermato il suo ruolo di piattaforma per la valorizzazione dell’arte contemporanea in Italia, premiando una serie di artisti che si sono distinti per l’originalità delle loro opere e la profondità della loro ricerca.
Tutti i premi di ArtVerona 2024
Il Premio Icona 2024, assegnato a Mats Bergquist per l’opera Scala (2024), esposta nello stand di Atipografia, Arzignano (VI), ha visto la giuria composta da Patrizia Nuzzo, curatrice della Collezione della Galleria d’Arte Moderna A. Forti, e Matteo Galbiati, giornalista, elogiare il lavoro per la sua capacità di trasformare un simbolo semplice come la scala in una metafora potente. L’opera rappresenta un varco tra il conosciuto e l’ignoto, un invito a interrogarsi sul rapporto tra spazio e possibilità, tra luce e buio.
Nel campo della fotografia, il Premio Zenato Academy per la fotografia under 40 ha premiato Dario Picariello per le opere Come se fosse tempo (2022) e Tienimi prima che me ne vada (2024), presentate da Labs Contemporary Art, Bologna. Le due opere, scelte dalla giuria composta da Nadia Zenato, Luca Panaro e Alberto Fiz, si sono distinte per l’integrazione tra tradizione e innovazione, combinando fotografia d’archivio e interventi manuali che riflettono sull’identità e la memoria.
Il tema della sostenibilità è stato al centro del Sustainable Art Prize, vinto da Giacomo Segantin, presentato da Artopia Gallery, Milano. La giuria ha apprezzato l’approccio concettuale e poetico dell’artista nel riflettere sul rapporto tra natura e dimensione urbana, e la sua capacità di utilizzare tecniche come il frottage e l’installazione per coinvolgere il pubblico in esperienze partecipative.
Claire Lindner, con la sua opera presentata da MAAB Gallery, Milano-Padova, ha conquistato il Premio StARTup. Il lavoro della scultrice francese è stato elogiato per la sua sintesi tra elementi organici e suggestioni surrealiste, creando forme che si distaccano dalla mera imitazione naturale per aspirare a una dimensione spirituale.
Il Premio Casarini Due Torri Hotel è andato a Dionysis Saraji, rappresentato da Labs Contemporary Art, Bologna. La giuria ha scelto l’artista per l’uso innovativo della ceramica e la capacità di reinterpretare iconografie antiche con una sensibilità contemporanea, portando in scena simboli come il minotauro e il delfino in una complessità visiva carica di significati.
Il disegno è stato protagonista con il Premio Massimiliano Galliani, assegnato a Laura Omacini, rappresentata dalla Galleria Marignana Arte di Venezia. La sua opera si è distinta per la capacità di far dialogare tradizione e innovazione, dimostrando come il disegno possa ancora essere uno strumento potente per esprimere visioni contemporanee.
Il Premio A Disposizione, nato dal fondo acquisizione di Veronafiere, ha premiato: Beatrice Gelmetti, Pensieri verticali 5 (2024) presentata in da mbg, marinabastianellogallery di Venezia; Deborah Hirsch, PLANT (Iris antilibanotica), Native to Syrian Arab Republic Critically Endangered (2023), presentata da Il Chiostro Arte & Archivi, Saronno (VA); Federico Lanaro, Beat (2024), presentata da Studio Raffaelli, Trento; Silvia Negrini, Bilocale (2018) presentata da Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Daniel Rodriguez Collazo, Giardino III (Ex casa GIL, Roma), IV (Casa del Mutilato, Palermo), V (Scuola Raffaello Sanzio, Trento), VI (Danteum, progetto) (2024), presentata da Isolo17 Gallery, Verona; Giuseppe Vassallo, Sedimentarea (2024), presentata da Ceravento, Pescara. Tutte le opere sono state selezionate per la loro capacità di dialogare con le questioni più urgenti del presente, come l’intelligenza artificiale e la parità di genere.
Vuk Ćosić, con la sua opera ASCIImoes (2007), ha vinto il Premio Montani Tesei, per la sua capacità di reinterpretare la net art con una profonda consapevolezza critica, in una riflessione sulle trasformazioni digitali e il loro impatto sull’umanità.
Il Premio A Collection è stato assegnato a Paolo Cavinato per l’opera Solaris 5 (2024), presentata da The Flat – Massimo Carasi, Milano. La giuria ha apprezzato la sua ricerca sulla tridimensionalità dello spazio, ritenendola particolarmente interessante per la realizzazione di un arazzo contemporaneo.
Sabrina Casadei ha vinto il Premio MZ Costruzioni con l’opera La natura è all’interno (2024), presentata da Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta, per la sua capacità di far dialogare la forza della materia con una raffinata stratificazione temporale.
Il Premio Fondazione THE BANK per la pittura contemporanea è stato assegnato ex aequo agli artisti Chiara Calore, Alessandro Giannì e Davide Quartucci, rappresentati in fiera rispettivamente da Galleria Giovanni Bonelli, Milano, Pietrasanta, Canneto sull’Oglio, Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta e Boccanera Gallery, Trento, Milano. Così si è espressa la giuria composta da Antonio Menon, Domenico De Chirico, Francesca Guerisoli, Giuliana Benassi e Cesare Biasini Selvaggi: «La scelta di conferire il premio a tre artisti, anziché ad uno, nasce da uno sguardo sulla ricerca pittorica figurativo più ampio – lo stesso che caratterizza quella della Fondazione – che abbraccia un atteggiamento iconografico legato alla storia pittorica del passato italiana ed europea, tuttavia trattata dagli artisti attraverso la lente più alterata e multidirezionale propria del contemporaneo».
Per il Premio Ideo Pantaleoni, dedicato alla memoria e all’opera dell’artista, la giuria composta da Paolo Berra, Luigi Cavadini e Cris Nulli, ha selezionato l’opera Untitled (2024) del duo ReschWilleit proposta dalla Galerie Bernd Kugler di Innsbruck.
Il premio ArteMuseo è stato conferito dalla GAM Achille Forti all’artista Ivano Troisi per l’opera Nel vento (luce), 2022, presentata da Boccanera Gallery di Trento e Milano. Patrizia Nuzzo, Responsabile della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, ha motivato così la scelta: «Troisi astrae dalla natura informazioni e tracce che affina in sintesi e unificazioni del molteplice, operando una riflessione sui processi di trasformazione e mutazione del mondo naturale, restituendo l’energia e l’essenza della creazione artistica».
Giuseppe Stampone ha ricevuto il premio ArteMuseo da The Drawing Hall per le opere Icona con pavone (2021) e J. Beuys la natura delle cose (2022), proposte da Prometeo Gallery Ida Pisani di Milano e Lucca. Andrea Mastrovito, artista e socio fondatore di The Drawing Hall, ha elogiato Stampone per aver posto il disegno al centro della sua ricerca sin dai primi anni 2000, sviluppandolo in forme che spaziano dal foglio all’installazione, alla performance. Una menzione speciale è stata attribuita a Mattia Barbieri di Rizzuto Gallery (Palermo-Düsseldorf) e a Davide Serpetti, rappresentato da Galleria Giovanni Bonelli (Milano-Canneto sull’Oglio), per la qualità delle loro opere esposte.
Il Museo Nazionale della Montagna ha assegnato il premio ArteMuseo al collettivo The Cool Couple, presentati da MLZ Art Dep di Trieste. Daniela Berta e Andrea Lerda, rispettivamente Direttrice e Curatore del Museo, hanno elogiato la loro pratica sperimentale e transdisciplinare, esemplificata dall’opera O.L.G.A. (2024), considerata perfettamente in sintonia con l’esplorazione di nuovi immaginari legati all’universo della montagna, aprendo la strada a future collaborazioni con il Museo.
Il Premio Display, promosso da Veronafiere per riconoscere l’allestimento innovativo di gallerie, è stato assegnato a tre spazi espositivi. Frittelli Arte Contemporanea di Firenze, per la cura e la coerenza installativa, con particolare attenzione alle opere di Paolo Masi. La Galleria Susanna Occhipinti di Ragusa, per il chiaro layout che ha armonizzato le opere di tre artisti differenti e per il sostegno all’arte emergente in un territorio meno convenzionale. Infine, Art of this Century di Milano è stata premiata per la presentazione dell’opera di Michele Zaza, con un allestimento che ha mantenuto un design pulito, organizzando piccole personali di diversi autori.
Il Premio Marval Collection, assegnato per il sostegno all’arte contemporanea attraverso acquisizioni, è stato vinto da Tracey Snelling per l’opera Flaghouse Room #2 (2016), presentata da La Città Project di Verona. La giuria, composta da Marco Curina e Valeria Schäfer, ha sottolineato come l’artista americana mescoli cinema, fotografia e immagini digitali per creare un’esperienza che indaga la dimensione privata e solitaria dell’esistenza contemporanea, attraverso un linguaggio artistico che include video, fotografia e suono.