Illustrator Wall, Hall 29
La Bologna Children’s Book Fair ha chiuso le porte con 33318 visitatori in quattro giorni: dal 31 marzo al 3 aprile 2025, Bologna Fiere è stata travolta da migliaia di professionisti del settore, provenienti da più di 90 nazioni. Illustratori, editori, agenti letterari, scrittori e appassionati si sono presentati all’appuntamento internazionale della città felsinea dedicato all’illustrazione per l’infanzia, confermando la fiera BCBF come punto di riferimento nel panorama editoriale per bambini. Un pubblico eterogeneo che conferma non solo la risonanza internazionale di BCBF ma, soprattutto, come la fiera sia capace di rivolgersi a un target ampio, diluendo i confini tra creativi e industria editoriale, offrendo un fertile terreno di incontro tra chi crea e chi pubblica, tra chi immagina e chi dà forma ai sogni attraverso la carta stampata.
Quest’anno, la nazione Ospite d’Onore, che ha la possibilità di portare sotto il riflettore della BCBF la propria letteratura per l’infanzia con i propri illustratori di riferimento, è stata l’Estonia. Per la sua 60esima edizione, insieme a Bologna Children’s Book Fair si sono svolte anche BolognaBookPlus, l’estensione fieristica dedicata all’editoria generalista organizzata in collaborazione con AIE – Associazione Italiana Editori , e Bologna Licensing Trade Fair/Kids, il salone che riunisce i principali protagonisti dell’intrattenimento nel settore ragazzi.
Con riferimento alla BolognaBookPLus, Fabio del Giudice direttore dell’AIE, ha definito la fiera una «Forza trainante» del settore e che l’internazionalizzazione offerta da eventi come questi ha portato, negli anni, a quadruplicare la vendita dei diritti all’estero. L’Italia, stando alle dichiarazioni di Del Giudice, occupa il quarto posto in questo mercato in Europa e il sesto a livello mondiale.
L’edizione di quest’anno ha consacrato ancora una volta Bologna come culla di giovani promesse dell’illustrazione. Tra la folla di illustratori emergenti che non potevano mancare l’appuntamento, una giovane studentessa di 23 anni della Accademia di Belle Arti di Bologna ci ha raccontato che al BCBF si viene «Per cercare la propria opportunità e il proprio spazio grazie al dialogo aperto che offre tra case editrici e artisti». Un’osmosi continua tra chi offre e chi richiede, l’editore vende, accogliendo migliaia di appassionati nel suo stand e, allo stesso tempo, va a caccia di giovani talenti che possano dar forma e colore alle sue storie.
A confermarlo, la presenza del Virtual Illustration Wall che permette, scannerizzando un QR code, di accedere a centinaia opere, di trovare il proprio artista preferito, scoprirne i lavori e mettersi in contatto con lui. Accanto a questo, un altro QR CODE, un invito agli illustratori: Showcase your work. Gli artisti possono in tal modo inserire le proprie opere nel muro virtuale che la proietta dinnanzi ai visitatori.
Tutto intorno, il muro che perimetra la Hall 29, ove si sono svolti talk e premiazioni, è interamente rivestito da migliaia di disegni di illustratori emergenti con i relativi biglietti da visita. Al centro di questo spazio, l’attenzione confluisce in The Illustrator Exhibition, esposizione risultato della selezione di una giuria internazionale composta da figure di spicco del settore, tra cui Gema Sirvent Laguna, Neal Porter, Felicita Sala e Walter Fochesato. Tra gli artisti selezionati, spiccano nomi come l’israeliana Maya Shleifer, la polacca Marianna Sztyma e la moldava Anna Terral con la sua opera In the Pink City.
Un altro buyer, una visitatrice canadese di 50 anni, giunta a Bologna dall’Ontario, ha definito l’impatto della BCBF: «La qualità delle opere esposte, la varietà degli incontri e delle opportunità offerte rendono questo appuntamento un’occasione imperdibile anche per i non addetti ai lavori».
La Bologna Children’s Book Fair non è soltanto un luogo di scoperta artistica ma anche un’occasione privilegiata per l’industria editoriale, che qui trova terreno fertile per ampliare orizzonti e intrecciare nuove collaborazioni. La Gallery Hall 25-26, denominata per l’occasione International Bookshop, si è trasformata in un labirinto di stand animati dalle più importanti case editrici internazionali.
Dall’Italia, nomi del calibro di Bompiani, Adelphi Edizioni, Il Castoro, Edizioni Piuma, Pelledoca Editore Gallucci Editore cui si accostano le più prestigiose realtà europee, come la francese Les Gobelins e Les editions Les Malins, la Oxford University Press per il Regno Unito, e un universo di altre realtà, offrendo una panoramica esaustiva della produzione contemporanea per l’infanzia. Alcuni tra i tanti nomi fuori i confini europei sono invece la coreana Blue Rabbit Publishing &Co, la Fujian Education Press per la Cina, o l’iraniana Hezarbarg Publishing House.
Un trionfo di copertine dai colori vivaci e illustrazioni magnifiche, specchio di una vitalità editoriale che, anno dopo anno, continua a rinnovarsi e a crescere.
È difficile offrire una panoramica degli eventi svoltisi per via della densità del programma: da talk a premiazioni, da esposizioni come quella dedicata a Henrique Moreira, vincitore dell’edizione precedente della BCBF, a incontri con illustratori di spessore quale Sydney Smith, vincitore dell’Hans Christian Andersen Award and Author of the 2025 Annual Cover.
Nella giornata del 3 aprile, si è svolta la premiazione del Premio Strega per Ragazzi 2025 inserito nella categoria “Narrazione per Immagini 2025”, che ha visto primeggiare i tedeschi Ole Könnecke e Nikolaus Heidelbach, rispettivamente autore e illustratore del libro Niente draghi per Celeste, pubblicato da Beisler Editore.
L’edizione 2025 della Bologna Children’s Book Fair si conferma dunque come un evento dalla risonanza globale, che condensa in sé creatività e mercato, arte e industria, talento e opportunità.
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