-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bonjour Art Basel: la fiera arriva al Grand Palais di Parigi
Fiere e manifestazioni
di redazione
«Bonjour Paris!», buongiorno Parigi, così, con un secco post sui canali social, Art Basel annuncia ufficialmente l’inizio di una nuova avventura in Francia e mette un’altra bandierina nel Risiko delle fiere d’arte che, in questi tempi di pandemia, le stanno provando tutte per rilanciarsi, tra progetti online – di cui Art Basel è stata pioniera, con il progetto OVR Online Viewing Room – e aperture di nuove teste di ponte in mercati da scoprire. E anche in questo senso, la fiera organizzata da MCH Group, plenipotenziaria svizzera nell’organizzazione di grandi eventi, non è rimasta a guardarsi allo specchio e, nei mesi scorsi, ha avviato una innovativa strategia di espansione in Asia, non puntando su una nuova edizione in presenza ma programmando una serie di consulenze specializzate per altre fiere locali più piccole ma molto ambiziose, come la SEA Focus di Singapore.
E in tema di ambizione, di certo Parigi non ha nulla da invidiare e, con una grande fiera internazionale – a Parigi ce ne sono tante e importanti, da FIAC ad Art Paris ma tutte organizzate “in situ” – lo scettro di capitale dell’arte in Europa sembra definitivamente spostarsi da Londra. «Con la sua storia e il suo dinamismo, Parigi è posizionata come un epicentro fondamentale nella scena culturale internazionale», ha dichiarato Marc Spiegler, direttore generale di Art Basel, che ha promesso un impegno senza precedenti per rinforzare il ruolo della città nel settore. Per conseguire questo ambizioso progetto, Art Basel creerà una nuova entità a Parigi, con un team dedicato sul campo che lavorerà a stretto contatto con la comunità delle gallerie francesi, per garantire la loro forte rappresentanza nel Comitato di Selezione della fiera.
Insomma, si cercano nuove strade e anche questa nuova fiera a Parigi sembra promettere qualcosa di diverso. Nel comunicato, infatti, non si cita mai espressamente una prossima Art Basel Paris, che andrebbe ad aggiungersi alle storiche tappe di Basilea, Miami Beach e Hong Kong. Invece si fa riferimento generico a una nuova fiera di arte moderna e contemporanea. Coincidenze? Per il momento, Art Basel ha annunciato di voler sviluppare un’identità e un marchio specifici per la fiera parigina.
In attesa di chiarimenti ufficiali, c’è però già una data: la nuova fiera di Art Basel a Parigi aprirà nell’ottobre 2022 e instaurerà un dialogo attivo con tutti i settori dell’industria culturale francese, dalla moda al design, dal cinema alla musica, per creare un grande evento che si diffonderà attraverso tutta la Capitale francese.
Non tutti i parigini, però, sono contenti. Nei giorni scorsi, infatti, la RX France, società madre di FIAC, aveva accusato pubblicamente l’amministrazione del Grand Palais di aver orchestrato un piano per estrometterla da quella che è ormai la sua sede storica, lanciando, nel dicembre 2021, una manifestazione di interesse un po’ troppo a sorpresa e riguardante proprio la fascia autunnale che, adesso, è stata opzionata dall’ingrombrante Art Basel. E adesso, FIAC dovrà cercare una nuova casa.
In ogni caso, nessuna di queste fiere si terrà al Grand Palais, che in vista delle Olimpiadi del 2024 è in ristrutturazione. Tutti i grandi eventi sono stati spostati temporaneamente, per il 2022 e il 2023, al Grand Palais Ephémère, la struttura temporanea sul Champ-de-Mars, di fronte alla Torre Eiffel.