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BOOMing apre le porte: in giro tra i padiglioni del metaverso
Fiere e manifestazioni
di redazione
In attesa che inizi la conferenza stampa, l’occasione è buona per fare un giro in anteprima tra i booth e dare un’occhiata alle opere molto da vicino. Nel senso relativo alla misura in cui ci troviamo nel metaverso di BOOMing – Contemporary Art Show, la prima fiera in Italia a esplorare questa nuova dimensione che, nel futuro immediatamente prossimo, sarà sempre più aderente alla realtà “tradizionale”. BOOMing, infatti, aprirà dal 20 a 23 gennaio su Lieu.City, piattaforma social per eventi art related in realtà virtuale. «Questa del metaverso è un’opportunità da cogliere, utilissima anche per gestire il tempo di fruizione dal vivo di una fiera. Può essere utile, per esempio per pianificare in anticipo un percorso di visita o per ritornare con calma su ciò che di più interessante si è visto», ha spiegato Deodato Salafia, fondatore di Lieu.City e in diretta dagli Stati Uniti ma presente virtualmente in fiera con la sua galleria.
Presentata online questa mattina, la manifestazione, prodotta da Doc Creativity, avrebbe dovuto svolgersi a Bologna, al Binario Centrale di DumBO che, in effetti, è stato ricreato in tutti i particolari, dalle pareti espositive in cartongesso ai dispositivi antincendio, ed è completamente attraversabile, al punto che qualcuno tra gli avatar intervenuti alla conferenza ha salito le scale che portano ai corridoi superiori, per avere una visione dall’alto di tutto lo spazio.
«È un luogo carico di amore e di forza, in cui ricaricarsi», ha raccontato Simona Gavioli, alla guida di BOOMing, fiera che è pronta a sbocciare oppure a esplodere a seconda delle inclinazioni e dei punti di vista ma, in ogni caso, a dare nuova espressione alle urgenze della contemporaneità. «Non è stato un lavoro facile ma sicuramente è stato intrigante, l’arte non può essere tiepida ma deve fare da termometro delle idee futuribili». In questo senso, la tappa nel metaverso «Non va a sostituire fiera fisica ma sarà una parte importante, che agirà di concerto con la presenza», ha concluso Gavioli.
E così, saranno 25 le gallerie presenti – che ritroveremo anche nella versione in presenza, le cui date saranno comunicate – e oltre 70 gli artisti presentati in tre sezioni tematiche. ARENA è la main area: qui saranno esposte opere di artisti entrati nell’immaginario collettivo in dialogo con l’arte emergente, toccando tutti gli ambiti tecnici ed espressivi. In AFUERA il focus sarà rivolto al modo dell’arte urbana con artisti che ne hanno fatto la storia. Infine, FeminisMAS proseguirà il filone inaugurato nella prima edizione della manifestazione, dedicato ai femminismi. Le opere sono corredate da una scheda multimediale con video informativi e testi che indicano tutti i dati tecnici. Disponibile anche un servizio di messaggistica per chattare con il gallerista e, magari, stringere la mano distanza ad accordi presi.
E poi, talk, incontri, visite guidate e vari progetti speciali dal taglio autoriale e curatoriale. Si parte da “M∞n”, progetto di ricerca della Fondazione Rocco Guglielmo a cura di Simona Caramia e Simona Gavioli, incentrato sul tema del femminile. C’è poi “DZOYÉ”, dell’artista Chicco Margaroli, dedicato al valore di unicità dell’arte. “Alla Luna” è invece il titolo dell’installazione partecipativa del duo Antonello Ghezzi, realizzata in collaborazione con exibart, che sarà presentata dal vivo, quando BOOMing aprirà a Bologna, ma che per il momento sarà “attivata” anche online, sul metaverso di Lieu.City. D’altra parte, la nostra rivista, fondata nel 1996, continua a evolversi per raccontare gli sviluppi dei vari linguaggi dell’arte – anche in spagnolo – ma anche per esplorare tutte le possibilità delle nuove tecnologie (a proposito, sapevate che abbiamo aperto una Digital Gallery?). L’installazione di Antonello Ghezzi rappresenta un’ideale missione spaziale collettiva: se la distanza tra la Terra e la Luna misura 384.400 chilometri, allora i passi dei visitatori di BOOMing, sia online che in presenza, ci faranno sentire un po’ più vicini. Ogni passo attiverà un tapis roulant che fungerà da contatore e tutti insieme, uno dietro l’altro, permetteranno di azzerare la distanza.