Chi l’avrebbe detto che il format drive-in sarebbe ritornato in auge? E invece pare che stia andando alla grande e anche se le cause non sono affatto le più liete, rimane una esperienza affascinante e fuori dall’ordinario. Da provare magari proprio negli USA, a Cold Spring, New York, dove Magazzino Italian Art, museo fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu e diretto da Vittorio Calabrese, continua la sua missione: far conoscere l’arte italiana oltreoceano attraverso mostre e progetti. In questo caso, con la terza edizione di Cinema in Piazza, il festival cinematografico che, per il 2020, andrà in scena in versione ridotta e, appunto, nel formato drive-in, a causa delle necessarie misure di sicurezza anti covid-19, alle quali peraltro Magazzino si era già adeguata qualche tempo fa, con EGOpro, il nuovo dispositivo tecnologico che permette di rispettare il distanziamento sociale.
E stavolta, la missione sarà anche un’altra: tutti i proventi derivanti dall’acquisto dei biglietti saranno devoluti a RxArt, un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata nel dare supporto ai bambini ricoverati negli ospedali, attraverso le straordinarie potenzialità dell’arte visiva.
Realizzato in collaborazione con Artecinema, il festival di film sull’arte contemporanea curato da Laura Trisorio che si svolge a Napoli dal 1996, Cinema in Piazza 2020 ha in programma due appuntamenti in prima visione: Romanistan (2019) di Luca Vitone in prima Usa, il 1 agosto, e I Am Not Legend (2020) di Andrea Mastrovito, che avrebbe dovuto essere presentato in Italia questo autunno ma, dopo i mesi di lockdown, sarà trasmesso in questa occasione in prima mondiale, il 15 agosto. Vittorio Calabrese intervisterà gli artisti in diretta e i film saranno visibili anche on line per un tempo limitato.
Luca Vitone, nel corso della sua ricerca, ha spesso affrontato il tema dell’interconnessione tra gli individui e i luoghi in cui vivono. In Romanistan, Vitone continua questa indagine concentrandosi sui popoli Rom e Sinti. Dall’India, questi popoli si sono dispersi in tutto il mondo, con solide comunità in ogni continente, uniti dalla lingua, dalla cultura, dalla persecuzione e dall’emarginazione. Il film di Vitone presenta interviste con i leader della comunità rom per riflettere sulla loro cultura senza patria, senza esercito e senza confini. Vitone ripercorre, con la sua famiglia, la leggendaria rotta migratoria del popolo rom al contrario, dall’Italia all’India. Il progetto è stato vincitore della quarta edizione del dell’Italian Council, bando promosso dalla DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT per promuovere l’arte italiana contemporanea nel mondo.
I Am Not Legend, di Andrea Mastrovito, è stato realizzato stampando in dimensione A4 tutti i fotogrammi di Night of the Living Dead, film cult girato nel 1968 da George Romero, e intervenendo su ogni foglio con la pittura bianca al fine di cancellare la presenza degli zombie dal film originale. Le oltre 100mila tavole ottenute, sono state in seguito digitalizzate e rimontate seguendo una nuova sceneggiatura creata dall’artista, che ha utilizzato un patchwork di migliaia di citazioni tratte da centinaia di celebri film, romanzi e canzoni. A completare l’opera, la colonna sonora originale realizzata da Matthew Nolan e Stephen Shannon, con il contributo per le musiche di apertura e chiusura di Maurizio Guarini, autore, insieme ai Goblin, delle musiche originali dei film Profondo Rosso (1975), Suspiria (1977) e L’Alba dei Morti Viventi (1978). Anche questo film, da un progetto dell’Associazione Casa Testori, ha vinto l’Italian Council, la sesta edizione, nel 2019.
I biglietti sono disponibili tramite Eventbrite, a questo link.
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