E così anche questa edizione di Miart si è chiusa. Cosa ne rimarrà? Di certo negli annali resteranno scritti i nomi dei vincitori dei premi messi in palio nell’ambito dell’attesissima fiera milanese che, quest’anno, sembra aver stupito in positivo tutti.
100mila euro il valore del fondo di acquisizione, per arricchire la collezione di Fondazione Fiera. La giuria, composta da Giovanni Gorno Tempini, Sarah Cosulich, Matthias Mühling, Ernestine White, ha selezionato le opere di Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli Menna), presentata da Tiziana Di Caro, Napoli, Benni Bosetto, presentata da ADA, Roma, Simon Fujiwara, di Dvir Gallery, Bruxelles – Tel Aviv, Francesco Gennari, di Antoine Levi, Parigi, Frances Goodman, di SMAC, Città del Capo – Johannesburg – Stellenbosch, Tina Lechner, di Hubert Winter, Vienna, Franco Mazzucchelli, di Chertlüdde, Berlino, Vasilis Papageorgiou, di UNA, Piacenza, Francesco Pedraglio, di Norma Mangione, Torino, Cinzia Ruggeri, di Campoli Presti, Londra – Parigi, Ignacio Uriarte, di gaep | Estwards Prospectus, Bucarest.
Assegnato anche il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e i Giovani Artisti che, giunto alla 11ma edizione, consiste nell’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donarsi a un’istituzione museale milanese. La giuria, composta da Laura Cherubini, Christian Marinotti, Bartolomeo Pietromarchi, ha deciso di conferire all’unanimità il premio a June Crespo, per Instruments and fetishes, scultura presentata dalla galleria P420 di Bologna, che indaga il tema del corpo femminile, a partire dal linguaggio classico della scultura in bronzo.
Il Premio Fidenza Village per Generations, nato dalla collaborazione tra miart e Fidenza Village e arrivato alla terza edizione, è stato attribuito a Ronchini, con Katsumi Nakai, e MLF | Marie-Laure Fleisch, con Alice Cattaneo, che si aggiudicano un grant da 10mila euro. «Katsumi Nakai era un artista giapponese con un approccio affascinante alla Pop Art italiana e al design radicale; Alice Cattaneo ha risposto al suo lavoro attraverso sculture delicate ed equilibrate, utilizzando materiali e composizioni con una sensibilità vicina all’approccio spaziale dell’artista. Insieme creano un ambiente poetico, spirituale ed equilibrato», ha motivato la giuria, composta da Magnus af Petersens, Cristiano Raimondi e Reinhard Spieler.
10mila euro in palio anche per il Premio On Demand by Snaporazverein, nato dalla collaborazione tra miart e l’associazione di produzioni sperimentali Snaporazverein. Giunto alla sua terza edizione, il premio è stato assegnato alla galleria Madragoa, per l’opera di Luís Lázaro Matos, «Il cui lavoro, pur tra le molte eccezionali presentazioni, ha suscitato in noi particolare interesse. Con questo premio, desideriamo riconoscere la giocosità e l’apertura dell’installazione alle tematiche della politica e della storia che si intrecciano alle prospettive personali», si legge nelle motivazioni della giuria, composta da Leevi Haapala, Vincent Honoré e Alice Motard.
Nato dalla collaborazione tra miart ed Herno e giunto alla sua quinta edizione, il premio Herno, del valore di 10mila euro, è stato assegnato a C L E A R I N G e MAI 36. La giuria, composta da Paula van den Bosch, Sören Grammel, Francesco Stocchi, ha motivato la sua scelta affermando: «Abbiamo riconosciuto l’approccio creativo che CLEARING e MAI 36 hanno sviluppato nel concepire e progettare uno stand condiviso». Infine, il Premio LCA per Emergent, del valore di 4mila Euro, nato nel 2015 dalla collaborazione tra miart e LCA Studio Legale, è stato assegnato alla galleria viennese Vin Vin, che ha proposto una personale di Saskia Te Nicklin. Le motivazioni dei tre giurati, Sarah McCrory, François Quintin e Kathleen Reinhardt, si sono focalizzate sull’approccio sperimentale ai materiali, che ha portato l’artista a sviluppare un processo di ricerca del tutto personale. La commissione ha inoltre apprezzato il carattere site-specific dei lavori esposti e i temi di attualità, in particolare la violenza, il femminismo e l’ecologia.
In home: Madragoa, ph. Andrea Pisapia
In alto: Tomaso Binga, Tiziana Di Caro