Prodotta dalla vibrazione degli oggetti, la sua energia si trasmette da una particella all’altra tramite un certo ambiente, alla velocità di 331,2 metri al secondo. Si tratta del suono, un mezzo, anzi una sensazione particolarmente adatta per conoscere uno spazio, al di là della vista. Ed è questo il metodo scelto dal Festival Creature, manifestazione curata dall’associazione culturale Open City Roma e dedicata all’esplorazione di luoghi insoliti o inaccessibili attraverso installazioni acustiche, podcast, tour sonori e workshop. D’altra parte, «La musica è l’architettura liquida e l’architettura è la musica congelata», come scriveva Johann Wolfgang Goethe. E anche Friedrich Schelling parlava di “Erstarte Musik”, musica solidificata, per definire l’architettura. E così, dopo averci fatto conoscere la “città di sotto”, l’anno scorso, questa quinta edizione della rassegna continuerà fino al 12 dicembre 2021, portandoci alla scoperta dell’architettura della “città di sopra”.
Terrazze di grande rilievo architettonico, storico e artistico, perlopiù chiuse al pubblico, diventano visitabili e sono percorse da brani composti appositamente, permettendo di indagare, attraverso i suoni e la musica, posti che siamo abituati a conoscere solo attraverso la loro visione, aprendo l’esperienza a un modo nuovo di comprenderne la storia e l’identità. «Abbiamo scelto questi luoghi per raccontare paesaggi romani molto differenti tra loro e far scoprire tre differenti città», afferma Laura Calderoni, di Open City Roma, curatrice del Festival. «Sono visuali uniche e privilegiate, in cui lo sguardo può andare lontano fino ai confini della città, dove il ritmo degli edifici si perde nel fondale dei monti, che ci fanno riflettere sul nostro modo di “abitare” il mondo». Promosso da Roma Culture, Creature Festival è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Tre i luoghi deputati a rappresentare la città in questa edizione, tre terrazze dalle quali Roma mostra un volto nuovo e che il Festival Creature apre al pubblico gratuitamente. Ai visitatori verranno date cuffie professionali e smartphone, potranno ascoltare e mixare attraverso QRcode i brani composti e pensati appositamente per quegli spazi da tre musicisti coinvolti, selezionati e coordinati da Federico Borzelli.
La Terrazza INAIL, di fronte ai Mercati di Traiano, dalla quale con uno sguardo si abbracciano epoche lontanissime fra loro, in cui la stratificazione di storia e architettura lega indissolubilmente i resti dei Fori Imperiali, il Rinascimento, il Barocco e l’architettura dell’Otto e Novecento. Le visite si svolgeranno il 27 e 28 novembre 2021: lungo un percorso a tappe, i visitatori potranno ascoltare la composizione inedita dei musicisti di MetaDiaPason ispirata al paesaggio che si traguarda dalla terrazza.
La musica di Adriano Viterbini accompagnerà la visita alla Terrazza WPP-Ostiense. Il quartiere Ostiense, dominato da quattro gazometri, è un luogo in continua trasformazione, scandito dalla dualità tra il pieno e il vuoto e che ci racconta il passato industriale di Roma e il suo presente creativo. La visita si svolgerà il 4 e 5 dicembre 2021.
La Terrazza Museo delle Mura sarà il luogo della terza visita, il 10 e 11 dicembre 2021. Da qui si ha una vista a tutto tondo su una delle aree più suggestive di Roma, dove la natura fa da orizzonte alle emergenze architettoniche. Accompagnati dalla composizione inedita dei musicisti di Beng!Band, si inizia un viaggio attraverso il tempo che permette di abbracciare in un solo sguardo la Basilica di S. Giovanni che si fa strada dalla boscaglia, le muraglie dei palazzi dei nuovi quartieri, lo scheletro della Vela di Calatrava e il profilo dei Castelli romani in lontananza.
Ad accompagnare gli eventi del Festival Creature 2021 ci sarà una raccolta di podcast inediti dal titolo “La musica si fa spazio”, dedicati al rapporto tra musica e architettura, scritti da Giorgio Pasqualini e Paola Ricciardi con la voce di Sara Armentano. Tanti i temi affrontati, dall’identità di un luogo considerata attraverso i suoni nascosti, all’influenza che la musica e l’architettura hanno sui nostri comportamenti ed emozioni. L’esplorazione procederà in giro per il mondo, ritrovandoci in luoghi iconici come il Millennium Bridge a Londra, di Foster, Caro e Arup, la Dingo Fence in Australia, ossia la recinzione più lunga del mondo, e la Frances Howard Goldwyn Library a Hollywood, un’opera poco conosciuta dell’archistar Frank O. Gehry,
Dopo la partecipazione degli studenti nella scorsa edizione, ritornano i workshop “Cacciatori di suoni”, indirizzati alle scuole superiori di secondo grado. Dopo la sessione teorica alle ragazze e ragazzi è chiesto di realizzare un brano originale che prenda spunto dall’architettura e dalla topografia del quartiere nel quale si trova il loro edificio scolastico. La traccia audio può essere composta da suoni naturali, registrati in presa diretta nel quartiere e da suoni eseguiti dai partecipanti con strumenti acustici o elettronici anche non convenzionali. Il brano verrà pubblicato sul sito ufficiale del Festival Creature.
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