La terza edizione della biennale d’arte contemporanea Desert X si svolgerà dal 12 marzo al 16 maggio 2021 nella suggestiva cornice della Coachella Valley. Originariamente prevista tra febbraio e aprile, è stata rinviata a causa delle disposizioni in materia di spostamenti regionali promulgate dal governatore della California, Gavin Newsom. La scorsa edizione di Desert X si è tenuta, tra diverse polemiche, ad Al-Ula, nel deserto della zona nord-ovest dell’Arabia Saudita, dal 31 gennaio al 7 marzo 2020 (ce ne siamo occupati in questo articolo).
La nuova tappa statunitense di Desert X sarà curata dal direttore artistico Neville Wakefield e dal co-curatore César García-Alvarez, ed esplorerà il deserto non solo come luogo ma anche come idea, indagando identità, contesti politici, sociali e culturali dei suoi abitanti. Garcia ha curato una vasta gamma di mostre e progetti importanti negli Stati Uniti e all’estero ed è stato il commissario del Padiglione nazionale nella 13ma Biennale Internazionale del Cairo in Egitto, nel 2012.
«Desert X è uno straordinario viaggio nell’ignoto con alcuni degli artisti più significativi attualmente in circolazione. Sono entusiasta di dare il benvenuto a César come co-curatore e sono fiducioso che l’acume curatoriale che porta con sé con un profondo coinvolgimento e comprensione a livello sia locale che internazionale sarà determinante nel plasmare e sviluppare nuove voci e prospettive per il 2021», ha dichiarato Neville Wakefield.
La terza edizione della biennale del deserto, gratuita ed aperta a tutti, si svolgerà seguendo la normativa per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Il fil rouge che unisce le opere, tutte inedite e appositamente commissionate per l’occasione, è l’intento di far scaturire interrogativi collettivi e urgenti sul nostro passato, immaginando le possibilità di un futuro condiviso.
Tra gli artisti partecipanti, personalità provenienti da vari contesti e appartenenti a diverse generazioni: Zahrah Alghamdi (1977, Al Bahah, Saudi Arabia), Ghada Amer (1963, Cairo, Egypt), Felipe Baeza (1987, Guanajuato, Mexico), Judy Chicago (1939, Chicago), Serge Attukwei Clottey (1985, Accra, Ghana), Nicholas Galanin (1979, Sitka, Alaska), Alicja Kwade (1979, Katowice, Poland), il vincitore del Turner Prize Oscar Murillo (1986, Valle del Cauca, Colombia), Christopher Myers (1974, New York), Eduardo Sarabia (1976, Los Angeles), Xaviera Simmons (1974, New York), Kim Stringfellow (1963, San Mateo, CA), Vivian Suter (1949, Buenos Aires, Argentina).
Un fitto calendario di programmi pubblici ed educativi accompagnerà i loro progetti e contribuirà ad aprire la portata della mostra a un pubblico regionale, internazionale e nazionale.
Tra le novità di quest’anno vi è anche il film Desert X 2021, autoprodotto dal festival in collaborazione con lo sponsor Richard Mille, sarà presentato in anteprima mondiale su più piattaforme. Coinvolto come sponsor anche Gucci – sempre in prima fila anche nel campo dell’arte contemporanea, come scrivevamo anche qui – che, insieme a The North Face, proporrà Pit Stop, uno spazio che celebrerà la recente collaborazione tra i due brand, all’insegna dello spirito di esplorazione e avventura.
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