Ecco com’è The Phair: la fiera fotografica per la prima volta alle OGR di Torino

di - 3 Maggio 2024

The Phair, l’appuntamento torinese con la fotografia, arriva quest’anno alla sua quinta edizione. Nata dalla crasi delle parole inglesi photography e fair, anche quest’anno The Phair si presenta come una fiera piccola, ma molto “sul pezzo”, un vero gioiellino per qualità e livello delle proposte. Una fiera di fotografia, appunto, che mette al centro di tutto il discorso sull’immagine. Oltre alla tradizionale artweek torinese di novembre, ormai da qualche anno Torino offre a collezionisti e appassionati un secondo appuntamento da non perdere, quest’anno arricchito ancor di più dalla concomitante e ambiziosa Exposed, con ben venticinque mostre di altissimo livello che ruotano attorno al tema dell’immagine.

La quinta edizione di The Phair si svolge dal 2 al 5 maggio e presenta subito un’importante novità: per il 2024 la fiera cambia casa, e si sposta nella splendida location della Sala Fucina alle OGR. Affidata come sempre a un nutrito team curatoriale, fatto di critici, storici dell’arte e pregiati collezionisti (Emilio Bordoli, Lorenzo Bruni, Brandei Estes, Benjamin e Steffi Jaeger, Carla Testori e Massimo Prelz Oltramonti) la fiera si incentra quest’anno sul tema, forse un po’ vago ma certamente pregnante, dell’immagine in tutte le sue forme. Le trentanove gallerie internazionali che partecipano al progetto sono perciò state invitate a costruire i loro stand con una particolare attenzione al tema proposto, dando vita a vere e proprie piccole mostre curatissime nei dettagli.

Il percorso espositivo non è bulimico, bensì preciso e decisamente fruibile per chi ama approfondire e guardare le opere con la giusta calma e attenzione. A favorire ancora di più il godimento della proposta e del progetto, è inoltre prevista un’intensa attività di visite guidate, affidate ad alcuni membri del team curatoriale cui si aggiunge Elisabetta Chiono, Presidente di TAG – Torino Art Galleries.

Paolo Sbalzer, The Phair, 2024

Tra le più interessanti opere presenti negli stand delle gallerie sono da segnalare senza dubbio le composizioni a partire da altre immagini di Susy Gomez e le immagini profonde, tra eleganza formale e tensione emotiva e fisica di Per Barclay da Giorgio Persano; i paesaggi evocativi di Paolo Pellegrin da Umberto Benappi; i colori sovrapposti tra ricerca e astrazione di Alessandro Fabbris da CRAG; le immagini tra figure in bianco e nero e forme geometriche di Robin Rhode da Tucci Russo; gli scatti eleganti e quasi scultorei di George Hoygen-Huene dalla berlinese Jaeger Art. Una menzione particolare va alle immagini tese tra acqua, notte e fuoco, come riti ancestrali che fanno venire in mente Eraclito di Laura Pugno da Simondi; e il volto dell’uomo solo e dall’apparenza smarrita (l’artista stesso) con la scritta “fragile” del brasiliano Paulo Nazareth da Franco Noero.

Nel corso della fiera sono inoltre previste acquisizioni e premi, in collaborazione con la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e il Premio Spada Partners, a testimoniare l’impegno della fiera nella promozione e nel sostegno concreto all’arte. Contestualmente, alcuni eventi specifici approfondiranno il tema dell’immagine in tutti quei settori in qualche modo limitrofi all’arte vera e propria, come quelli della moda, del turismo e dell’architettura.

La Fondazione Compagnia di San Paolo organizza invece, all’interno della fiera, un particolare progetto dedicato al lavoro di otto artiste locali dal titolo Orizzonti Urbani. Le artiste coinvolte sono: (in ordine rigorosamente alfabetico) Maura Banfo, Roberta Bruno, Monica Carocci, Marzia Migliora, Marilena Noro, Elisa Sighicelli e GraziaToderi.

Per finire, naturalmente anche per l’edizione di quest’anno l’associazione delle gallerie torinesi TAG partecipa al progetto sia con la tradizionale notte delle gallerie, il sabato della fiera, sia, con una piacevolissima serie di colazioni in galleria per le giornate di venerdì, sabato e domenica. I visitatori potranno così iniziare la giornata, prima di tuffarsi nel vortice delle varie iniziative in fiera e in città. La proposta nel suo complesso si presenta dunque ricca e di ottima qualità, dove le dimensioni relativamente non eccessive della fiera si rivelano alla fine un pregio, perché permettono al visitatore interessato di dedicare più tempo e attenzione alla fruizione di ogni singolo stand e lavoro artistico.

Paolo Sbalzer, The Phair, 2024

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