Dieci edizioni da celebrare all’insegna del cambiamento, anzi, della rigenerazione: Flashback Art Fair inaugura il suo nuovo quartiere generale, Flashback Habitat, un grande hub culturale situato a Borgo Crimea, quartiere sud-est di Torino, in Corso Giovanni Lanza 75. Flashback Habitat contribuirà a promuovere un processo di riqualificazione in Borgo Crimea, a partire dall’attivazione e valorizzazione di più di 20mila metri quadrati di spazio immerso in una grande area verde, attualmente in disuso e dato in concessione all’Associazione con delibera del Comune di Torino attraverso lo strumento urbanistico dell’uso temporaneo.
Con la direzione artistica di Alessandro Bulgini, “Ecosistema per le Culture Contemporanee” è il progetto con cui partono ufficialmente le attività di Flashback Habitat che, per definizione, indica il posto in cui “abitiamo”, viviamo e cresciamo e, nel caso specifico, «È l’ambiente dedicato all’arte e alla cultura dove sviluppiamo la nostra creatività e troviamo quel nutrimento essenziale per l’anima, un luogo parte di un ecosistema aperto», spiegano dall’organizzazione.
«L’idea di base dell’hub è di ospitare progetti che possano spaziare tra le arti contemplando l’interazione tra le culture, attraverso la multidisciplinarietà, di creare un luogo dove fruire contenuti, crearne e imparare, dove incontrarsi, discutere e far vibrare energie creative, anche dedicando un’area all’incontro, alla ristorazione e all’acquisto e consultazione di libri». Di certo lo spazio non manca: dei 20mila metri quadrati, una metà è occupata da strutture, l’altra dal parco secolare.
«Questa decima edizione segna un passaggio importantissimo ed emozionante per la nostra realtà», hanno commentato le direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, che già ci avevano anticipato la nascita di Flashback Habitat in questa nostra intervista. «Condividere questo momento con tutti coloro che ci hanno seguito in questi anni, dai galleristi a tutti gli appassionati, dalle Istituzioni a tutti i nostri collaboratori, rappresenta un grande traguardo costruito in condivisione. Con la nascita di Flashback Habitat, che inaugura a novembre con la fiera, grazie alla direzione artistica di Alessandro Bulgini, costruiremo insieme un luogo di accoglienza creativa».
La fiera, dunque, Flashback Art Fair, si svolgerà dal 3 al 6 novembre, con preview il 2 novembre, come di consueto nel ricchissimo calendario della Art Week torinese. Il titolo di questa edizione sarà “he.art”, un doppio linguistico a indicare la funzione di raccordo esercitata dal cuore, heart, come centro dell’apparato circolatorio diffuso e periferico. Dalla biologia alla contemporaneità, dunque, attraverso una singolare e significativa corrispondenza di termini chiave, che ci interrogano a livello locale e geopolitico. E in cui l’arte rappresenta il motore pulsante.
Questi gli espositori presenti alla decima edizione di Flashback Art Fair: Abscondita | Arte Applicate Roma, Aleandri Arte Moderna Roma, Andrea Ingenito Contemporary Art Napoli Milano, Artemisia Fine Art Dogana (RSM), Galleria Alessandro Bagnai Foiano della Chiana, Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery Venezia, Benappi Fine Art Londra, Galleria Umberto Benappi Torino, Biasutti&Biasutti Torino, Botticelli Antichità Firenze, Studio d’Arte Campaiola Roma, Mirco Cattai Fine Arts & Antique Rugs Milano, Galleria Arte Cesaro Padova, Glenda Cinquegrana Art Consulting Milano, Galleria d’Arte Cinquantasei Bologna, Galleria Del Ponte Torino, Galleria dello Scudo Verona, Alessandra Di Castro Antichità Roma, Miriam Di Penta Fine Arts Roma, Flavio Gianassi – FG Fine Art Londra, Galleria Gracis Milano, Il Giornale dell’Arte Torino, Lorenzo e Paola Monticone Torino, Galleria d’Arte Niccoli Parma, Galleria Open Art Prato, Galleria Orsi Milano, Orsini Arte e Libri Milano, Photo&Contemporary Torino, Flavio Pozzallo Oulx TO, Galleria d’Arte Roccatre Torino, Galleria Russo Roma, Secol Art di Masoero Torino, Gian Enzo Sperone Sent (CH), Untitled Association Roma.
E visto che, per Flashback, l’arte è tutta e sempre contemporanea, protagoniste assolute sono le opere che coprono 2000 anni di storia, dalla Fanciulchiara di Giacomo Balla, ritratto della figlia Elica, presentata da Aleandri Arte Moderna alla cinquecentesca Predella: raffigurante L’Adorazione del Bambino, Adorazione dei Magi, Fuga in Egitto di Bernardino Lanino di Flavio Pozzallo. E poi, Senza Titolo (Il sogno) del 1950 di Carol Rama, presentata da Galleria Del Ponte, Vir Dolorum con la Vergine Maria e San Giovanni Evangelista di Bicci di Lorenzo (Firenze, 1373 – 1452) di Flavio Gianassi – FG Fine Art. E ancora, le opere di Achille Perilli (Roccatre), Giorgio Griffa (Andrea Ingenito Contemporary Art), Emilio Vedova (Galleria dello Scudo), Herman Nitsch (Umberto Benappi), Giovanni Antonio Bottione (Alessandra di Castro Antichità), Piero Gilardi (Biasutti&Biasutti), Mario Sironi (Galleria Gracis), Levasti (Open Art), Emil Lukas (Photo&Contemporary), Stefano Di Stasio (Galleria Alessandro Bagnai).
Per il suo decennale, Flashback Art Fair proporrà un denso programma di mostre, video, talk e laboratori didattici. Flashback exhibition, la sezione dedicata ai progetti espositivi, vedrà protagoniste tre mostre che coinvolgono artisti internazionali. La prima, “Opera viva Barriera di Milano, il Manifesto”, progetto ideato da Alessandro Bulgini, raccoglie le immagini di 7 artisti islandesi selezionati dal curatore Jón Gnarr: Hugleikur Dagsson, Snorri Asdmusson, Hrafnhildur Arnardóttir, Libia Castro & Olafur Olafsson, Elsa Yeoman, Frosti e Jon Gnarr e, in qualità di ospite speciale, Alessandro Bulgini.
La seconda, “Cuba introspettiva”, è un progetto espositivo ideato e curato da Giacomo Zaza con 20 artisti contemporanei, attivi dalla metà degli anni Settanta all’ultimo ventennio: Juan Carlos Alom, María Magdalena Campos-Pons, Ana Mendieta, Sandra Ramos, Luis Gómez Armenteros, Lázaro Saavedra, Carlos Garaicoa, Tonel, Ernesto Leal, Celia- Yunior, Glenda León, Levi Orta, Grethell Rasúa, Harold Garcia V, Carlos Martiel, Susana Pilar Delahante Matienzo, Henry Eric Hernández, Elizabet Cerviño.
La terza, con la curatela di Michela Casavola, vede il coinvolgimento di WeWorld, ONG indipendente impegnata a garantire i diritti di donne e bambini in 27 Paesi del mondo, e presenta le fotografie di Davide Bertuccio e Camilla Milani realizzate in Benin e Mozambico.
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