Se le gallerie non possono andare alle fiere, a causa delle ben note limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, allora le fiere vanno alle gallerie. O meglio, la fiera diventa una galleria. Ci ha pensato Frieze che, in questa situazione tanto drammatica quanto dinamica, ha deciso di mettere a disposizione delle gallerie internazionali un proprio spazio a Londra, nel quartiere Mayfair, per ospitare mostre temporanee durante tutto l’anno.
Frieze ha preso in affitto due edifici affiancati, i cui ambienti interni sono stati riadattati già a dicembre 2020, e adesso ha rivelato che apriranno nella nuova veste di hub per le gallerie di tutto il mondo, che potranno a loro volta affittare gli spazi per periodi variabili di tempo, a partire da ottobre 2021.
«Negli ultimi 12 mesi, abbiamo imparato che l’esperienza di vedere l’arte è insostituibile, così come le connessioni umane, che sono così cruciali per il suo apprezzamento. Siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per supportare la nostra comunità di gallerie, quindi No.9 Cork Street è una risposta naturale alle sfide portate dalla pandemia», ha affermato la direttrice artistica di Frieze London, Eva Langret.
D’altra parte, in questo periodo, il team della fiera non si è risparmiato e ha promosso una serie di iniziative alternative al format tradizionale, diventato difficilmente sostenibile, a causa degli assembramenti in luoghi chiusi. Per esempio, Frieze Los Angeles, che si terrà a fine luglio 2021, presenterà una inedita edizione diffusa in tutta la città, per valorizzarne la storia architettonica, gli spazi e le atmosfere che solo il cielo della California può ispirare. Frieze New York, invece, sarà la prima tappa ad aprire, a maggio 2021, e presenterà un cambio di sede: non più nella iconica “tenda” di Randall’s Island ma al The Shed.
Idee innovative sul rapporto tra spazio, fisicità e tempo sono particolarmente utili in questo momento e il modello pop-up, basato su spazi temporanei e brevi eventi – e sperimentato già in altre occasioni –, «Consente anche uno sguardo più approfondito per progetti specifici», ha continuato Langret.
Le gallerie potranno quindi richiedere l’utilizzo degli spazi Frieze al numero 9 di Cork Street che, nemmeno a farlo apposta, si trova nel quartiere Mayfair, zona residenziale legata all’aristocrazia Tory e caratterizzata da diverse residenze d’epoca, oggi però riconvertite in uffici. E poi, sempre a Mayfair, si trovano anche altre importanti gallerie, come Gagosian e Pace Gallery, e diverse case d’asta. Insomma, l’unione fa la forza. Per il momento, il periodo disponibile per l’affitto degli spazi è compreso tra ottobre 2021 e giugno 2022, con priorità data alle gallerie che hanno recentemente partecipato alle varie edizioni di Frieze. Le applicazioni sono aperte fino al 25 marzo 2021.
Ma non si tratta di una iniziativa a buon rendere. La partecipazione è alquanto onerosa: lo spazio più grande, di circa 80 metri quadrati, al piano terra e con una grande finestra affacciata sulla strada, sarà disponibile per non meno di 55mila sterline, circa 63mila euro, prezzo per “l’alta stagione” dell’arte londinese, cioè nel periodo compreso tra ottobre e novembre. Gli altri due spazi al piano superiore sono disponibili rispettivamente per 39.500 sterline e 46.500 sterline, nello stesso periodo.
Tutto sommato, il costo dell’affitto di quello che, praticamente, è un monolocale e non un booth, si deve comunque rapportare al mercato immobiliare di Londra, che rimane tra i più cari al mondo. In ogni caso, i prezzi cambieranno a seconda della stagione e le gallerie più giovani, già incluse nella sezione Focus di Frieze oppure fondate dopo il 2006, potranno richiedere uno sconto del 40% sul più piccolo degli spazi espositivi. Ovviamente nel pacchetto sono inclusi anche diversi benefit, tra cui il supporto nella comunicazione e nella promozione e, in particolare, la possibilità di esporre nelle viewing room online – la cui partecipazione da sola vale 4.900 sterline –, che accompagneranno la fiera in presenza, programmata per l’autunno 2021.
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