How will we live together? Come vivremo insieme? Questa la domanda rivolta dalla 17ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, che ha chiuso le porte il 21 novembre 2021. Formulata – quasi profeticamente – dal curatore Hashim Sarkis prima della pandemia, diventata “immediata” più che cruciale proprio durante gli ultimi mesi tra il 2020 e il 2021, la questione è certamente ancora aperta e ciò che resta, ancora una volta, sono i numeri. Che non risponderanno all’interrogativo però, magari, possono essere interpretati, confrontati. A partire dai biglietti venduti: 298.600, ai quali si aggiungono le 6mila presenze durante la vernice, superando così l’edizione 2018 ed era tutt’altro che scontato, visti i tempi appunto. 1.810 i visitatori in media per giornata di apertura. «Le incertezze globali hanno solo reso più forte questa Biennale e hanno contribuito a rendere la domanda “How will we live together?” più attuale e urgente, anche se con qualche sfumatura di ironia», ha commentato Sarkis. «La pandemia non è stato soltanto un anno sprecato ma anche guadagnato. La pandemia ci ha regalato più tempo per riflettere e collaborare».
Nonostante l’anno particolare, che tante limitazioni ha imposto al sistema scolastico e universitario nazionale e internazionale, la presenza dei giovani sotto i 26 anni rappresenta il 32% dei visitatori totali. «È riduttivo dire che siamo soddisfatti del successo della 17. Mostra Internazionale di Architettura», ha dichiarato Roberto Cicutto, Presidente della Biennale. «Grande è il sentimento di gratitudine verso tutti coloro che l’hanno resa possibile in tempi così difficili imposti dalla pandemia: il Ministero della Cultura, il Comune di Venezia, la Regione del Veneto, la Soprintendenza, il team del Curatore e de La Biennale di Venezia, ma anche tutti i partecipanti e il pubblico. Facile e ovvio ma indispensabile ripeterlo perché dietro c’è qualcosa di molto profondo che va al di là dell’analisi dei numeri e del gradimento dei contenuti della mostra», ha continuato Cicutto, che ha messo in evidenza come la gran parte dei visitatori si stata italiana o, comunque, da Paesi prossimi all’Italia, per raggiungere la Laguna via terra: «Un vero nuovo patrimonio di donne e uomini che dobbiamo convincere a mantenere l’appuntamento con La Biennale di Venezia e magari estenderlo anche alle altre manifestazioni e festival (Arte, Cinema, Danza, Teatro e Musica)».
Passando ai numeri degli addetti ai lavori, 114 sono stati gli architetti invitati alla Biennale d’Architettura del 2021, con 60 partecipazioni nazionali, di cui 27 nei padiglioni storici ai Giardini, 23 Nazionali all’Arsenale, tra cui Italia, 10 nel centro storico di Venezia. Tre le Partecipazioni Nazionali presenti per la prima volta: Grenada, Iraq e Repubblica dell’Uzbekistan. 1.568 i giornalisti accreditati durante la pre-apertura, ripartiti tra 551 giornalisti internazionali e 1.017 giornalisti italiani.
Non proprio coinvoltissima la politica, in particolare quella italiana: di grande pregio la visita del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che si somma a quella di altri quattro tra Capi di Stato e Primi Ministri, tra cui due Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino (Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini). Si segnala la visita del Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico. 10 Ministri e Vice Ministri, tra cui il Vice Primo Ministro della Serbia, Maja Gojkovic, e il Vice Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan, Aziz Abdukhakimov. 18 gli ambasciatori e vice ambasciatori.
Interessanti anche i dati della comunicazione web e social media, canali che, proprio a causa delle difficoltà logistiche negli spostamenti, sono stati particolarmente battuti. Dal 22 maggio al 19 novembre 2021, periodo di apertura della Mostra di Architettura, sono stati registrati 1.977.383 utenti unici al sito ufficiale labiennale.org, di cui 1.223.130 utenti mobile (61,68%), 719.899 utenti desktop (36,30%), 39.983 utenti tablet (2,02%), con 8.745.588 visualizzazioni di pagina. Per fare un paragone, nel 2018 erano 5.953.789.
Incrementati anche i numeri della pagina Facebook, con +14.118 dall’inizio della Biennale Architettura 2021. Vertiginoso l’aumento dei follower di Instagram, che arrivano a 604.288, con +60.141 dall’inizio della Biennale Architettura 2021. Più sottile la differenza su Twitter, con i follower totali della pagina passati da 701.559 a 702.908, rispetto alla Biennale Architettura 201. I cinque post più popolari hanno ottenuto 44.200 like (2018: 31.901). Con 15.400 like, il post più popolare pubblicato durante i sei mesi di Mostra presenta una fotografia dell’ingresso del Padiglione Centrale. Su Instagram, l’hashtag #BiennaleArchitettura2021 ha registrato globalmente 30.100 post, mentre l’hashtag #HowWillWeLiveTogether ha registrato 14.400 post.
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