A Roma, in questi giorni, il sole tramonta esattamente alle 16.41 ma dal 19 dicembre sarà un po’ più luminoso, a partire dalle 18.30, quando nel cielo della Capitale si accenderanno le luci di RGB Light Experience 2020. Il festival dedicato all’arte della luce a 360 gradi e prodotto da Luci Ombre, porta a Roma, dal 2015, le opere di light art, urban light e video-mapping di artisti visivi e light designer nazionali e internazionali. La quinta edizione splenderà dal 19 al 22 dicembre, con 18 opere site specific diffuse in quattro luoghi della città, per una mostra itinerante che ridisegnerà le ben note superfici architettoniche urbane, aprendo lo sguardo e l’immaginazione a nuove e inaspettate possibilità.
In un 2020 così funesto, anche RGB Light Experience deve cambiare modalità di fruizione, nel rispetto delle attuali normative di contrasto alla diffusione del Covid-19. «In questi tempi dettati dalla distanza, dall’isolamento e dalla paura, il progetto RGB è stato completamente ripensato per permettere che si svolga nel pieno delle sue possibilità. Invece della consueta passeggiata lungo un percorso disseminato di opere d’arte, saranno le opere stesse a muoversi all’interno del tessuto urbano», ha affermato Diego Labonia, Direttore Artistico di RGB. Due camion attrezzati porteranno ogni giorno in un sito diverso tra i quattro selezionati, tutte le opere in programma che, dalle 18.30 fino all’ora del blocco previsto dalla normativa vigente, saranno fruibili non solo dai pedoni, da chi passa in auto o sui mezzi pubblici e dalle persone affacciate dalle finestre degli appartamenti, ma anche a chi è a casa davanti allo schermo, in diretta streaming gratuita sul canale Vimeo e sugli altri canali social di RGB.
Fra i siti scelti, tre saranno in punti cardine all’interno del percorso che il festival ha proposto in questi anni, nei quartieri Pigneto e Torpignattara, a Roma Est: Parco Sangalli lungo l’Acquedotto Alessandrino, che ospiterà RGB 2020 il 19 dicembre, un’area parcheggio del Pigneto, tra via del Pigneto e via Luigi Pavoni, per il 20 dicembre, il tratto della Prenestina sotto le arterie sopraelevate della Tangenziale Est, altezza civico 52, per il 21 dicembre. Novità di questa edizione, la Rampa Prenestina, via Teano, altezza civico 223, uno degli spazi di archeologia industriale più affascinanti della città, costruito come magazzino per il Teatro dell’Opera, poi adattato a scuola e quindi ad alloggio per famiglie sfrattate e, infine, parzialmente abbandonato, che rivivrà di nuova luce nella serata conclusiva dell’evento, il 22 dicembre.
Naturare, cioè ribaltare la visione antropocentrica ormai evidentemente in crisi, è il concetto cardine intorno al quale ruoteranno le opere degli artisti coinvolti: Lino Strangis, Diego Repetto&Gianni Maroccolo, Simona Verrusio, Chiara Patriarca&Francesca Cecarini, DELTAPROCESS, Hinrich Gross, Lea Brugnoli&Anna Torrazza, Luca Cataldo, Luca Mauceri + MediaMash Studio, Quadro Quantico, Collettivo L4R, Daniele Spanò, I light, Flavia Tritto, Olga Tuzova, Lorenzo Pagella, Simone Palma, Raffaele Settembre, Jeremy Oury.
«L’Umanità agisce in modo invasivo e irresponsabile, egoistico e arrivistico, illudendosi di governare il mondo naturale e ignorando le responsabilità che ha nei confronti di esso. È necessario introdurre un cambiamento rapido e radicale: abbiamo la responsabilità di prenderci cura della Natura, questo è il pensiero che deve governare le nostre azioni quotidiane, facendoci ispirare dalle visioni degli artisti. Come possiamo, attraverso l’arte, ‘Naturare’ l’impatto dell’azione dell’intera Umanità e metterla in armonia con la Natura?», ha continuato Labonia.
Infine, dal 20 al 30 dicembre, sarà in programma anche “La necessità di modificare l’esistente”, un ciclo di incontri con manager, docenti e artisti, che prevede anche laboratori per i più piccoli e workshop intensivi rivolti a chi vuole approfondire la conoscenza della light art e dell’arte digitale. RGB Light Experience 2020 è vincitore dell’Avviso Pubblico “Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022”.
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