Vallisaari Island skyline, courtesy Helsinki Biennial
La prima edizione della Biennale di Helsinki, che avrebbe dovuto svolgersi in piena estate 2020, è stata spostata all’anno prossimo a causa dell’emergenza Covid-19 e si terrà dal 12 giugno al 26 settembre 2021. «A causa delle circostanze eccezionali dovute alla pandemia da Covid-19, abbiamo preso la difficile decisione di spostare la Biennale di Helsinki dal 2020 al 2021. Crediamo che questa è la scelta più responsabile, per la sicurezza sia dei nostri concittadini che dei visitatori stranieri. In questo modo, inoltre, la Biennale di Helsinki potrà ricevere l’attenzione internazionale che merita», ha dichiarato Jan Vapaavuori, sindaco di Helsinki.
Guidata da Maija Tanninen-Mattila, direttrice dell’HAM – Helsinki Art Museum, e curata da Pirkko Siitari e Taru Tappola, la Biennale presenterà una serie di progetti site-specific commissionati ad artisti finlandesi e internazionali. Questi prossimi mesi saranno impiegati dall’organizzazione della Biennale per ricalibrare il proprio programma, pur mantenendo la particolare ambientazione marina, sulla suggestiva e verdeggiante isola di Vallisaari. Vallisaari si trova a quindici minuti di traghetto dal centro di Helsinki e, usata come base militare fino al 2008, dal 2016 è stata aperta al pubblico, diventata una delle attrazioni turistiche più frequentate della città finlandese, anche per la grande varietà di specie vegetali e animali che ci dimorano. Come avevamo già scritto qualche mese fa, il tema legato alle problematiche degli ecosistemi era già predominante e adesso acquisterà sicuramente nuove e inaspettate declinazioni. La Biennale di Helsinki del 2021 costituirà una tempestiva e toccante occasione per il pubblico per riconnettersi con l’ambiente, nel contesto naturalistico e faunistico dell’isola Vallisaari, riflettendo ulteriormente sul titolo dell’edizione inaugurale, The Same Sea.
«La situazione eccezionale che stiamo vivendo a causa del Covd-19, ha richiamato l’attenzione su alcuni temi centrali della Biennale di Helsinki. L’importanza della speranza e dell’arte è solo cresciuta. Nonostante gli spostamenti di molti eventi, adesso volgiamo la nostra attenzione all’anno prossimo, quando potremo ammirare le opere degli artisti invitati alla Biennale. In questo periodo, la Biennale continuerà a rinforzare i suoi rapporti di collaborazione, al contempo stabilendo nuove connessioni e nuovi dialoghi. I musei adesso hanno la possibilità di discutere nuove modalità di produrre gli eventi artistici e anche i modi di fruirne. Il desiderio di interazioni virtuali e digitali è adesso più forte che mai e ne terremo in considerazione», hanno spiegato i curatori Pirkko Siitari e Taru Tappola.
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