La ventesima edizione del Festival LOOP di Barcellona

di - 15 Novembre 2022

Il Festival LOOP di Barcellona celebra quest’anno la sua ventesima edizione. E mostra tutta la sua vitalità, presentando fino al 20 novembre in una settantina di spazi espositivi performance, video e incontri, oltre alla fiera, che torna all’Hotel Almanac, dopo essere stata ospitata lo scorso anno in una sede straordinaria, alla Pedrera – Casa Milà, iconica realizzazione di Antoni Gaudì.

La performance Ménagerie, di Fito Conesa e Siddarth Gautam Singh che ha inaugurato il festival, è stata presentata al Centro Culturale e della Memoria del Born, luogo in cui «le rovine rendono presente il passato», come afferma la direttrice artistica Carolina Ciuti. Il luogo è pertinente al tema scelto per questa edizione del festival, il «tempo, un concetto astratto e misterioso eppure onnipresente», come sottolinea Ciuti, che permette di raccoglie opere che esplorano le molteplici pieghe e le dimensioni percettive del tempo. Una di queste, forse la più estrema, in cui il tempo diventa quasi tangibile, è Els tres Porquets, film monumentale di Albert Serra che dura più di 100 ore. I protagonisti sono Goethe, Hitler e Fassbinder. È la prima volta che è presentato in Spagna nel suo format di installazione multischermo a Fabra i Coats, dopo Documenta, che commissionò l’opera nel 2012.

Anouk KRUITHOF, Universal Tongue, Galerie Valeria Cetraro Gallery Sofie Van de Velde

Il Festival si innesta in molteplici spazi della città, tra artist-run spaces, fondazioni, gallerie commerciali, musei, centri culturali e luoghi inaspettati, come il Centro Escursionista de Catalunya. Tante le novità. Per la prima volta il festival collabora con il Cercle Artístic de Sant Lluc, con il Museu de la Música e con il festival cinematografico L’Alternativa, per indagare dialoghi e sperimentazioni tra video arte, performance e Sound Art.

Ma è nelle 43 stanze dell’Hotel Almanac, trasformate in inusuali spazi espositivi con le personali di artisti internazionali, che si concentrano da martedì 15 a giovedì 17 novembre le proposte di LOOP Fair. Di Hans Schabus, presentato dalla viennese Galerie Krinzinger, è mostrato il viaggio da lui compiuto, in bicicletta con il suo cane, in Europa. Dal piovoso nord al secco sud, dalle capanne di legno, alle case di muri in pietra, dal verde intenso all’ocra, ha realizzato un’indagine performativa e scultorea del paesaggio europeo. Melanie Smith, con Fifteen Minutes of Sublime Meditation, presentata dalla galleria messicana Proyecto Paralelo, riflette sulla saturazione visiva a cui siamo costantemente sottoposti. L’olandese Anouk Kruithof analizza la danza come fenomeno culturale globale, servendosi di video e clip trovati in Internet. Il video Morpher di Kévin Bray, riflette su come e quanto le tecnologie modellano la nostra percezione del reale e il nostro linguaggio.

SCHABUS Hans Europa 2020-2021 (still), Galerie Krinzinger

Risulta difficile scrivere dei tanti, interessanti artisti presenti in fiera, oltre a quelli presentati nei musei cittadini, come l’egiziano Magdy Basim, nella personale A Series of Flickering Dreams, alla Fundació Tàpies.

LOOP Talk indaga quest’anno le pratiche del collezionismo contemporaneo, ponendo domande su come l’immagine in movimento viene prodotta, percepita e fatta circolare all’interno e all’esterno dei musei e delle gallerie, perchè il video, per sua stessa natura richiede collezionisti attenti e impegnati. Tra i relatori vi sono Diego Bergamaschi, co-fondatore, di Seven Gravity Collection, Elvira Dyangani Ose, direttrice del MACBA di Barcelona, Sylvia Kouvali, direttrice della galleria RODEO di Londra, Josef O’Connor di CIRCA, Londra, Piergiorgio Pepe mecenate e collezionista, Joseph Del Pesco direttore di KADIST di Parigi e San Francisco, invitati a discutere su come il collezionismo possa essere una forma di produzione culturale.

Basim Magdy, FEARDEATHLOVEDEATH

Articoli recenti

  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30
  • Mostre

I gioielli e la poetica dell’abitare. La lezione di Andrea Branzi in mostra a Milano

10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…

21 Dicembre 2024 17:20