Questo weekend si è conclusa l’ultima edizione del festival di Lucca dedicato al mondo del fumetto, dell’animazione e del gioco. Il festival quest’anno è stato costretto ad alcuni cambiamenti, ma ha saputo reinventarsi, raccogliendo la sfida del periodo complesso che stiamo vivendo. Segnaliamo in particolare la grande novità: l’adozione del simbolo grafico schwa sia nei poster che durante le premiazioni dell’evento. Per la prima volta in Italia un’iniziativa così importante apre all’inclusività di genere, per una rassegna culturale davvero per tuttə.
Dal 1966, la città di Lucca ospita la più grande manifestazione italiana ed europea nel settore del fumetto. Anno dopo anno, Lucca Comics & Games è cresciuta sempre più, aprendo anche al mondo dell’animazione, dei videogiochi e dei giochi di ruolo e da tavolo.
Una tappa imprescindibile per amanti del genere. Talmente importante che persino il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha parlato di una prossima collaborazione tra il museo e la manifestazione. Ve ne parlavamo qui.
Per l’edizione di quest’anno, il festival ha dovuto attenersi alle disposizioni dell’ultimo DPCM. Non più un grande festival che riempie le strade della città toscana, ma un evento alternativo. Se il cambiamento nel 2020 è stato più una costrizione che una possibilità, il festival ha raccolto la sfida legata alla pandemia, e ha saputo sfruttare l’opportunità di reinventarsi.
Da questo sentimento è nata Lucca Changes, una fiera ibrida, tra incontri digitali e dal vivo. Molti eventi in calendario dal 29 ottobre al 1 novembre, sono stati trasmessi tramite le principali piattaforme streaming e attraverso il sito ufficiale della manifestazione, nonché sui canali tv e radio di Rai e RaiPlay.
Il cambiamento può essere considerato anche in positivo, un’occasione per accogliere novità tanto attese, in nome di una maggiore inclusività nel settore. Il manifesto stesso di Lucca Changes è stato liberamente sottoposto alla community e interpretato da più di 500 artisti e artiste. In questo poster wall potete vederli tutti.
Tra questi, 11 Dreamers hanno rivelato i manifesti ufficiali: Leo Ortolani, Fumetti Brutti, Fraffrog, Gigi Cavenago, Sio, Rachele Aragno, Vincenzo Filosa, Stefano Turconi e Teresa Radice, Rita Petruccioli, Agnese Innocente e Samuel Spano. I poster rappresentano visivamente l’importanza culturale e politica del cambiamento, poiché, come ricorda Sio, “fare fumetti è politica”.
In particolare, proprio il poster di Sio porta l’attenzione sull’evoluzione possibile della lingua italiana. Lo ha fatto attraverso l’uso del simbolo grafico schwa, dando così il benvenutə a tutte le persone. Nell’intervista di cui sopra, il fumettista ha spiegato le motivazioni della sua scelta, raccontando l’importanza che secondo lui assume l’utilizzo di una lingua più inclusiva.
Se il “maschile inclusivo” è una contraddizione linguistica, ha dichiarato: «possiamo andare verso un tipo di italiano più inclusivo […] e rivolgerci a una persona senza provare a presumere il genere o avere almeno un modo di rivolgersi alle persone, non neutro ma inclusivo».
Con questo stesso spirito, sabato sono stati annunciati i Lucca Comics & Games Awards. Suddivisi in nove categorie, si tratta di riconoscimenti che premiano le migliori opere a fumetti pubblicate ogni anno in Italia e chi le ha realizzate, indipendentemente da nazionalità, formato editoriale e modalità di distribuzione.
E così, per dirne uno su tutti, Eleanor Devis (Il futuro non promette bene, Rizzoli Lizard)e Manuele Fior (Celestia, Oblomov Edizioni)vincono in ex aequo il premio “autorə dell’anno”. Tutti gli altri premi li trovate sul sito ufficiale.
Qualcosa sta cambiando nel fumetto, e scuote il mondo della cultura dalle fondamenta. Insieme al collettivo Moleste (di cui vi parlavamo già qui), si tratta di iniziative che accogliamo con entusiasmo, rendendo merito all’importanza del cambiamento.
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