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Mag to Mag: nasce il primo Festival in Italia dedicato ai magazine indipendenti
Fiere e manifestazioni
di Emma Drocco
Un format già presente in Europa che finalmente arriva nel nostro paese e si propone di mettere in connessione il mondo dei magazine indipendenti italiani e internazionali attraverso un market, ma anche masterclass e incontri con ospiti di spicco del mondo dell’editoria indipendente. Un’iniziativa possibile grazie a Frab’s Magazines, con il sostegno del Comune di Bologna, che il 6-7 maggio a Salaborsa ospita la prima edizione del festival.
L’organizzatrice e co-founder di Frab’s Anna Frabotta ci ha raccontato gli obiettivi e il ricco calendario di questa edizione.
Quali sono gli obiettivi di questa prima edizione di Mag to Mag?
Mag to Mag è un progetto interamente curato da Frab’s Magazines e nasce con gli stessi obiettivi e la stessa filosofia di questa realtà: fare cultura del magazine in Italia, dare valore e visibilità a progetti editoriali periodici di nicchia che si conosco poco, ma anche creare una rete tra tutte le persone che gravitano in questo settore. Non a caso la prima edizione del festival si chiama proprio “Connessioni”.
L’idea di questo festival è nata perchè ci siamo resi conto che in Italia non esistevano manifestazioni di questo tipo, ci sono tantissimi festival di editoria e micro editoria più e meno importanti, ma mancava un momento dedicato esclusivamente alle riviste. Nel nostro festival non saranno presenti editori di libri o stampe, ma solo magazine e soprattutto saranno tantissimi i momenti di formazione dedicati a questo mondo.
Una connessione tra il mondo dei magazine indipendenti italiani e internazionali, quale è stata la linea per selezionare gli editori?
All’estero il mondo degli “indiemag” è più forte, conosciuto e presente nelle librerie indipendenti e non. Per questo abbiamo voluto al Mag to Mag non solo magazine internazionali accanto a quelli italiani, ma anche una tipografia lituana e un distributore di riviste di nicchia che ha base a Londra. La forza della manifestazione starà tutta negli scambi e nella conoscenza reciproca tra tutte le realtà presenti e ovviamente con il pubblico.
Per quanto riguarda la selezione, abbiamo seguito i medesimi criteri con cui selezioniamo le riviste presenti nel catalogo di Frab’s: 1) qualità sia dal punto di vista dei contenuti che del design editoriale (in un magazine di nicchia il design è contenuto esattamente come lo sono testo e immagini); 2) sperimentazione, quindi abbiamo cercato progetti particolari, che osano e che raccontano qualcosa di nuovo e diverso rispetto alla stampa mainstream; 3) progetti strutturati, per far capire che questo particolare settore dell’editoria non è qualcosa di improvvisato e amatoriale.
Mag to Mag non è solo un’esposizione di magazine, la formazione del visitatore avrà un ruolo da protagonista in questo festival, quale sarà il calendario di eventi?
A.F.: Il calendario è veramente ricchissimo. Avremo dei talk dedicati a diversi argomenti, dalla grafica alla distribuzione editoriale, ma anche moda, cinema, un focus sull’asia e uno tra la differenza tra magazine mainstram e di nicchia con protagonisti del calibro di Stefano Cipolla (Art Director de L’Espresso), Velentina Ardia e Giuliana Matarrese (rispettivamente Head of Content e Fashion editor at Large de Linkiesta), Serena Scarpello (Rivista Studio, Urbano,Rivista Unidici), Mark Robbemond (responsabile vendite magazine della libreria Athenaeum di Amsterdam) e tantissimi altri ospiti sia italiani che internazionali (è possibile consultare il programma completo qui).
Oltre ai talk, ci saranno dei momenti di formazione veri e propri con dei corsi su come si realizza (e vende) una rivista, sulle tecniche di stampa, di rilegatura o sui tipi di carta e ci sarà anche un laboratorio pratico in cui insieme a Natassa Pappa, dottoranda dell’Università di Atene, si mapperà la città di Bologna. E per conoscere meglio tutti i magazine presenti, oltre a poter chiacchierare direttamente con gli editori nella sezione market, ci siamo inventati un format un po’ più snello (e divertente!) rispetto alla classica presentazione: un open mic in cui ogni editore in 15 minuti potrà raccontarsi.
Insomma il weekend a Bologna è davvero ricco e da non perdere!