25esima edizione e cinque sezioni (Established Contemporary, Established Masters, Generations, Decades, Emergent), per un totale di 181 gallerie provenienti da 20 Paesi. E poi 60 tra direttori di musei e curatori internazionali che compongono le giurie di 5 premi e del Fondo Acquisizione di Fondazione Fiera Milano e riempiono i talks. Sono i primi numeri della prossima edizione di miart, la fiera d’arte contemporanea di Milano per il quarto anno diretta da Alessandro Rabottini, che si svolgerà dal 17 al 19 aprile (anteprima giovedì 16) nei padiglioni della vecchia fiera di Milano.
A miart 2020 grandi ritorni e nuovi arrivi, una su tutti la partecipazione di Gagosian. E poi, da Rio de Janeiro, arriva A Gentil Carioca (che negli ultimi anni avevamo incontrato ad Artissima), Blank da Città del Capo, mentre da Milano ci sono le new entry di Rossella Colombari e Nilufar. Da Torino ritorna Franco Noero mentre da Parigi ci sarà Chantal Crousel, ma arriveranno anche Eva Presenhuber, sedi a Zurigo e New York, e Thomas Schulte da Berlino.
Artiaco, Isabella Bortolozzi, Campoli Presti, ChertLüdde, Galleria Continua, Gladstone e Marian Goodman ma anche Kaufmann Repetto, Peter Kilchmann, Magazzino, Sprovieri e Vistamare, solo per citarne alcune, sono invece le gallerie che “consolidano il rapporto con miart” così come miart consolida la sua relazione con la città di Milano.
Una delle dimostrazioni più evidenti della vivacità della città e dei suoi attori durante l’art week? Non ci sarà una “white night” delle gallerie, ma addirittura un giorno: domenica 19 aprile, infatti, è prevista l’apertura speciale delle gallerie private, che chiuderà la settimana. miart insomma si caratterizza sempre di più come un “progetto culturale” non solo per i Padiglioni di viale Scarampo, alla vecchia fiera, ma anche per la città. Tra gli altri premi, infatti, vi sarà anche il Premio INNSiDE sviluppato in collaborazione con l’Hotel INNSiDE By Melia Milano che si trova nella ristrutturata Torre GalFa, edificio che da quest’anno offrirà a milanesi e turisti una vera terrazza per scoprire lo skyline della città. Il Premio INNSiDE vedrà riconosciuta la galleria che avrà proposto la migliore mostra personale o la migliore doppia personale durante l’edizione del 2020, con una particolare attenzione ai temi dell’inclusione sociale, della sostenibilità ambientale, delle trasformazioni globali e delle nuove interpretazioni del concetto di identità.
Ad aggiungere personalità del mondo dell’arte internazionale, ad affiancare il team curatoriale di miart composto da Alberto Salvadori (Direttore, ICA, Milano) come curatore delle sezioni Established Masters e Decades, Oda Albera, responsabile dei Progetti Speciali e Attilia Fattori Franchini (Curatrice Indipendente, Londra – Vienna) come curatrice della sezione Emergent, sono stati anche i nuovi membri della sezione del Curatorial Advisory Circle: una struttura di nuova concezione composta da cinque curatrici e curatori internazionali attivi tra Europa, America del Nord e Africa: João Laia, Steven Learner, Nana Oforiatta Ayim, Florence Ostende e Fabian Schöneich.
Oltre al nuovo premio INNSiDE, anche quest’anno sono confermati il Premio Herno, Premio Fidenza Village per la sezione Generations, il Premio LCA (offerto dall’omonimo studio legale) per un giovane artista della sezione Emergent, Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti, mentre una novità riguarda anche il Premio On Demand by Snaporaverein, che espande e consolida la sua attuale missione di supporto alla produzione creativa. Giunto alla sua quarta edizione, il Premio consisterà nel sostegno economico a una nuova produzione performativa che sarà presentata al Triennale Milano Teatro, nel contesto dell’edizione 2021 della Milano Art Week, dopo una residenza presso la Casa degli Artisti di Milano per l’artista premiato.
Rinnovata collaborazione anche tra miart e In Between Art Film per la quinta edizione dei miartalks: tre giornate di conversazioni aperte al pubblico che quest’anno avrà come tema “L’esistenza dell’artista”, e che vedrà la partecipazione di quaranta tra artisti, curatori, collezionisti, designer, direttori di musei e pensatori internazionali,
A Milano ce ne sono tante, tantissime: sono le “week”, le settimane tematiche che passano dal Fashion al Design, dall’Architettura al cibo. Da tre anni, alle grandi sorelle, si è aggiunta anche la settimana dell’arte, trainata appunto da miart. Una settimana che abbiamo visto crescere, e diventare esplosiva. Anche quest’anno la fiera sancisce una collaborazione con Comune di Milano – Settore Cultura, e riunisce le maggiori istituzioni pubbliche e fondazioni private della città per un programma collaterale degno di una vera Capitale dell’arte contemporanea.
Si parte ovviamente con l’intervento di Olafur Eliasson con la sua città di Lego, per Fondazione Nicola Trussardi. A seguire, ecco l’elenco ufficiale:
Nairy Baghramian alla GAM Galleria d’Arte Moderna per Fondazione Furla
Chen Zhen e Trisha Baga a Pirelli HangarBicocca
Liu Ye e Martin Kippenberger presso la Fondazione Prada
Tania Bruguera al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Carla Accardi e Franco Guerzoni al Museo del Novecento
Enzo Mari e la mostra “Les Citoyens – Guillermo Kuitca Reflects on the Fondation Cartier pour l’art contemporain Collection” presso Triennale Milano
Christodoulos Panayiotou per la Triennale Milano Teatro
La collettiva “Out of the Blue” a Palazzo Reale
Carol Rama e Co Westerik presso Fondazione Carriero
Akram Zaatari ai FM Frigoriferi Milanesi Centro per l’Arte Contemporanea
Gianni Colombo presso la Fondazione Marconi
Charles Atlas all’ICA Milano
Nevine Mahmoud e Margherita Raso alla Fondazione Arnaldo Pomodoro
Rirkrit Tiravanija e Daniele Puppi al Museo della Scienza e Tecnologia Da Vinci Marinella Senatore alla Fondazione Stelline
Gauguin, Chagall, Matisse e Alessandro Pessoli al Museo Diocesano
Le performance degli allievi del MAI – Marina Abramović Institute alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
E le nuove commissioni di Mario Airò, Alfredo Jaar, Maurizio Nannucci e Wilfredo Prieto per ArtLine Milano.
Anche quest’anno l’immagine coordinata di miart è stata pensata e realizzata da Mousse Agency con le fotografie di Alessandro Furchino Capria. Il titolo della campagna di comunicazione della fiera è Transmission, che vuole essere “un racconto per immagini incentrato sugli spazi di contatto tra esseri umani e opere d’arte, così come sulle espressioni di cura, protezione e comprensione”, evocando la relazione intima con le opere d’arte che intrattengono personalità come i conservatori, i restauratori e gli allestitori, responsabili della “trasmissione” dell’arte nel presente e nel futuro, attraverso la gestione attenta del passato. Una campagna visiva che è stata frutto della collaborazione (mai così importante in precedenza) tra miart e l’ente Fiera Milano insieme a Gallerie d’Italia – Piazza Scala, museo di Intesa Sanpaolo a Milano, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Museo Poldi Pezzoli, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care – FM Centro per l’Arte Contemporanea, che hanno supportato prestando i rispettivi “soggetti” dell’arte la messa in atto di Transmission.
Un bel modo, anche questo, di festeggiare un traguardo importante di maturità e allo stesso tempo di freschezza, come sono i venticinque anni.
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