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In seguito alle misure per contenere la diffusione del Coronavirus, è stata appena annunciata la decisione di posticipare miart a settembre 2020, dal 10 al 13, e con la fiera si sposta tutta l’art week, che si svolgerà dal 7 al 13 settembre.
È il verdetto che mette fine alle tante ipotesi che si sono rincorse in questi giorni sul destino della venticinquesima edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta per il quarto anno da Alessandro Rabottini, che si sarebbe dovuta svolgere dal 17 al 19 aprile.
La decisione di spostare a settembre l’apertura di miart, raggiunta in accordo tra Fiera Milano e Comune di Milano, è stata presa in seguito alla situazione venutasi a creare a causa dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus, che rischia di compromettere pesantemente la presenza di galleristi, artisti, collezionisti e pubblico, anche in conseguenza della riduzione del traffico aereo su Milano.
La scelta di posticipare la fiera e l’art week a settembre ha l’intento di preservarne la qualità e garantirle una collocazione di primo piano nel fitto calendario internazionale: svolgendosi all’inizio di settembre, sarà uno dei primissimi eventi a livello internazionale ad aprire la stagione 2020-2021.
Erano attese 181 gallerie provenienti da 20 Paesi, tra cui alcune gallerie internazionali che, per la prima volta, hanno scelto di esporre a miart o che vi hanno vi fanno ritorno dopo un periodo di assenza, tra le altre: A Gentil Carioca (Rio de Janeiro), Blank (Città del Capo), Rossella Colombari (Milano), Chantal Crousel (Parigi), Gagosian (New York – Los Angeles – San Francisco – Londra – Parigi – Ginevra – Basilea – Roma – Atene – Hong Kong), Jackson Design (Stoccolma), Karsten Greve (St. Moritz – Parigi – Colonia), Kadel Willborn (Düsseldorf), Nilufar (Milano), Franco Noero (Torino), Eva Presenhuber (Zurigo – New York) e Thomas Schulte (Berlino).