Torino scalda i muscoli dell’Art Week e continua a presentare gli eventi che caratterizzeranno i giorni tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, con una full immersion nei linguaggi dell’arte contemporanea. Sarà un’occasione speciale per Paratissima che, nel 2024, celebra i 20 anni di attività e, dal 31 ottobre al 3 novembre, dà appuntamento per una edizione che, pur ricordando la strada percorsa, anzi, le varie traiettorie battute, vuole rappresentare una sfida a guardare oltre, muovendosi in una nuova direzione. A partire da una nuova sede: gli Uffici | SNOS, in Corso Mortara, 24. Sarà proprio qui che verranno presentate le opere di più di 350 artisti, in una varietà di generi, strumenti, media, tecniche e concetti, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al digitale, per offrire al pubblico un’esperienza immersiva e coinvolgente.
«Paratissima non è solo una fiera d’arte: è un crocevia di idee e talenti, un tornado di creatività che da vent’anni scuote, stravolge e trasforma. Ogni edizione è stata una tappa di un viaggio senza mappa, attraversando città e orizzonti, dall’Italia all’Europa e portando come tratto distintivo la passione per l’innovazione e l’arte emergente», spiegano gli organizzatori. «Paratissima VENTI è uno sguardo orgoglioso rivolto al passato ma proiettandosi verso il futuro, con l’energia di chi sa che il meglio deve ancora venire, pronti a esplorare nuovi spazi, a dare voce ai talenti di domani e a continuare a tracciare nuovi percorsi nell’arte contemporanea».
La ventesima edizione della manifestazione si terrà dunque negli ex uffici della Seat Pagine Gialle, ora noti come Uffici SNOS. Questo edificio, progettato dallo studio Iosa Ghini Associati e menzionato nella 13ma Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, diventa una location inedita, caratterizzata da linee sinuose, pareti trasparenti e giochi di luce, che trasformano lo spazio in un nuovo palcoscenico per l’arte contemporanea.
L’allestimento sfida la tradizionale concezione degli spazi espositivi: ciò che un tempo era destinato al lavoro quotidiano ora si trasforma in luogo d’incontro culturale. Le superfici fluide e prive di angoli retti aprono una nuova dimensione creativa, dove l’arte sostituisce gli elementi d’arredo, creando un’esperienza in cui lo spazio e l’opera interagiscono in modo inatteso.
La programmazione di Paratissima VENTI presenta una serie di mostre che riflettono su temi esistenziali e sull’immaginario collettivo. Come la pelle che mi nasconde, a cura di Mario Bronzino, esplora la capacità dell’arte di celare e svelare al contempo dimensioni profonde dell’esperienza umana. Le opere di 32 artisti offrono un vocabolario sintetico di forme e gesti che nascondono la complessità dell’individuo, come una pelle che copre e protegge, ma anche rivela.
Imago Mundi, a cura di Carla Gerbino, affronta il bisogno umano di creare icone e simboli che definiscono la nostra identità collettiva. Le opere di 23 artisti indagano come questi simboli influenzino il nostro modo di percepire il mondo e interagire con esso.
Liquida Winter Edition, a cura di Laura Tota, ritorna per il secondo anno consecutivo durante la Art Week torinese, ponendo l’accento sulla fotografia contemporanea. La sezione, spin-off del Liquida Photofestival di maggio, raccoglie lavori di giovani talenti e riflette sulla mutevolezza dell’immagine fotografica nell’era digitale.
Unpredictable, coordinata da Roberta Bani e Alice Salvatico, è una mostra collettiva che riunisce 65 artisti e si concentra sul potere trasformativo dell’imprevisto. Attraverso opere che sfidano le aspettative e rompono gli schemi, l’esposizione propone un dialogo sulla capacità di adattamento creativo di fronte all’ignoto.
Un’altra sezione di rilievo è Nice & Fair / Contemporary Visions, giunta all’undicesima edizione e curata da Francesca Canfora. Sei mostre, curate da 15 giovani curatori, mettono in luce le opere di 70 artisti emergenti. Tra i temi affrontati, la percezione del colore in I’m Blue, la forza della materia in Materia Madre e il rapporto tra mondi onirici e realtà in Sogno dunque sono. Il progetto diventa un’opportunità di confronto per le nuove generazioni di artisti e curatori, che trovano in Paratissima uno spazio per sperimentare e mettersi alla prova.
Accanto alle mostre curate, Paratissima ospita una serie di progetti speciali, tra cui l’AI-powered Art Curator Catherine Gipton con il progetto Visioni kafkiane. Immagini dell’irreale, e l’artista Alex Braga con Automatic Impermanence. Il festival ospita inoltre la Share Prize XVI, che esplora il confine tra arte e nuove tecnologie con artisti come Ziyao Lin e Alexandra Marinova.
Paratissima non si limita all’arte visiva: il Paratissima LIVE, in collaborazione con Officine S, offre un ricco programma di incontri, talk e performance che spazia dall’architettura alle nuove tecnologie, dal sociale all’attualità. Con accesso libero, questo programma intende coinvolgere il pubblico in dibattiti culturali che espandono la riflessione artistica verso un contesto più ampio.
Il festival continua a includere anche una sezione dedicata ai più piccoli, Paratissima KIDS, con laboratori creativi che mirano a coinvolgere i bambini nell’esplorazione dell’arte contemporanea attraverso attività ludiche e formative.
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