Dodici giovani donne hanno messo in piedi un progetto davvero innovativo: REA! Arte.
REA! Art Fair è il primo evento organizzato, una fiera dedicata agli artisti emergenti, quelli più colpiti dalla crisi che ha investito il settore dell’arte, a seguito della pandemia. Abbiamo parlato con alcune delle curatrici del progetto e la loro storia riesce a ispirarci, in un momento storico così difficile per il mondo dell’arte e non solo.
Pensato ancor prima dello scoppio della pandemia, questo progetto è frutto di mesi di coordinamento tra tutte le ragazze coinvolte che, una volta arrivato il lockdown, hanno continuato a lavorare all’evento anche durante il periodo molto difficile. L’idea è quella di un’associazione culturale in grado di sostenere giovani artisti emergenti.
Tutte le ragazze che hanno preso parte alla messa in opera di questo progetto vengono da background molto diversi: artiste, scenografe, esperte di marketing e altre professionalità. Ed è proprio la differenza dei percorsi delle ragazze a conferire a questo progetto un valore aggiunto davvero sostanzioso: la parte digitale insieme a quella curatoriale e manageriale sono di altissima qualità. Le curatrici sono riuscite, grazie all’aiuto di volontari esperti del settore e competenti, a portare a termine il loro progetto anche a ridosso dell’ultimo DPCM che chiude musei e altri spazi espositivi.
L’evento si è tenuto alla Fabbrica del Vapore, dal 30 ottobre fino al 1 novembre. Le richieste arrivate per partecipare alla REA! Art Fair sono state moltissime e da varie parti del mondo. Fra circa 500 applications sono 100 gli artisti che sono stati scelti dal team di REA! per partecipare all’evento presso la Fabbrica del Vapore.
Le ragazze si sentono soddisfatte degli obbiettivi raggiunti: dichiarano infatti che, dopo il loro primo evento, la loro attività ha chiuso in attivo. Sono infatti riuscite, sia con l’aiuto di aziende e fondazioni ma anche grazie al contributo della raccolta fondi sulla piattaforma gofundme.com, nell’ardua impresa di sostenere, nonostante tutto, questa grande opportunità per i giovani artisti emergenti coinvolti.
«Siamo soddisfatte degli obbiettivi raggiunti», ci ha detto una delle ragazze, Elisabetta Roncati. «Non solo siamo riuscite a portare a termine questo obbiettivo ma abbiamo anche concluso, dopo il primo evento, in attivo», ha continuato Roncati. «Siamo riuscite a mettere in piedi un evento che, nonostante gli ingressi contingentati, ci ha permesso di mantenere la promessa che avevamo fatto agli artisti presenti con le loro opere alla fiera», aggiungono le ragazze.
I progetti futuri di REA! Art
Abbiamo chiesto alle ragazze di REA! quali sono i progetti futuri e ci hanno spiegato come la fiera fosse solo una piccola porzione dei loro progetti: «L’intenzione è quella di portare avanti e sostenere le carriere di questi giovani artisti emergenti non solo per quanto riguarda lo scenario fieristico ma proprio a 360 gradi», ci ha spiegato Maria Myasnikova.
È intenzione dell’associazione, infatti, sostenere gli artisti che si approcciano al mondo dell’arte in maniera globale. Questo mondo, così esigente, può risultare dispersivo per coloro che vi si affacciano. L’intenzione di REA! Art è infatti quella di sostenerli attraverso workshops e lezioni dedicate che curano specificatamente l’aspetto educativo, secondo una modalità che loro stesse hanno definito artist-oriented. Una modalità che differenzia questo progetto da quello delle classiche fiere d’arte, che lavorano da anni in questo campo e che spesso sono al centro di polemiche.
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Peccato che non sono a Milano per visitare la mostra! The moment I am back in the city will visit ❤️