Ă stata presentata oggi la 38ma edizione del Romaeuropa Festival, la kermesse dedicata allâincrocio tra le arti e i linguaggi, tra musica, danza, teatro e nuove tecnologie, che dal 6 settembre al 19 novembre 2023 porterĂ circa 90 spettacoli in 13 spazi di Roma. Altri numeri? 300 aperture di palcoscenico, oltre 500 artisti provenienti da 34 Paesi, 62mila posti in vendita per oltre due mesi di programmazione. Insomma, unâedizione piuttosto ricca di appuntamenti da segnare in agenda. «Una ripartenza guidata dallâidentitĂ e dalla storia del Festival da sempre volta a rendere lâItalia e la sua capitale centro del dialogo e del confronto della cultura nazionale dello spettacolo con la creativitĂ internazionale, nel segno dellâattenzione alle nuove generazioni e dellâincontro», ha affermato Guido Fabiani, presidente della Fondazione Romaeuropa.
Con il supporto del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma, Romaeuropa puĂČ contare su una estesa rete di partnership, attivata su diversi progetti. Tra questi, il programma Dance Reflections della Maison Van Cleef & Arpels volto alla diffusione della danza contemporanea, il focus dedicato alla scena fiamminga costruito grazie alla relazione triennale (2023-2025) intessuta con Flanders State of the Art, i progetti dedicati ad artisti italiani under35 realizzati con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. «La 38ma edizione del Romaeuropa Festival Ăš una fotografia della geografia delle arti, un invito alla scoperta della pluralitĂ delle prospettive offerta dalle sensibilitĂ degli artisti e dal loro racconto di quel âmondo fluttuanteâ che Ăš il presente», ha spiega Fabrizio Grifasi, direttore di Romaeuropa.
Lâinaugurazione si terrĂ il 6 e il 7 settembre, en plein air nella Cavea dellâAuditorium Parco della Musica âEnnio Morriconeâ per lâinaugurazione del REF2023, con âUkiyo-eâ, prima coreografia firmata da Sidi Larbi Cherkaoui per il Ballet du Grand ThĂ©Ăątre de GenĂšve di cui Ăš attualmente direttore. Si proseguirĂ lungo la settimana, con la leggenda della techno Jeff Mills al fianco dei musicisti Jean-Phi Dary e Prabhu Edouard e con il ritorno della coreografa Anne Teresa De Keersmaeker. Da qui il festival continua ad attraversare dialoghi tra discipline, creazione contemporanea nazionale e internazionale e omaggi al repertorio musicale italiano. Il regista Ivo van Hove dirige la pluripremiata attrice, icona della cinematografia mondiale, Isabelle Huppert nel suo allestimento de Lo zoo di vetro di Tennessee Williams (al Teatro Argentina in co-realizzazione con Teatro di Roma) mentre, con la presentazione della sua ultima produzione Tempest Project, il REF omaggia, a un anno dalla sua scomparsa, il grande Maestro Peter Brook e il suo indelebile segno nella storia del teatro internazionale e del festival stesso, di cui Ăš stato piĂč volte protagonista.
Il coreografo anglo-bengalese Akram Khan ritorna a Roma, mentre la regista Susanne Kennedy approda per la prima volta al festival insieme allâartista visivo Markus Selg. Celebra Franco Battiato il concerto presentato in esclusiva per il REF da Sentieri Selvaggi che, per la prima volta nella stessa serata, esegue le composizioni classiche dâavanguardia scritte dallâinimitabile artista. Con il patrocinio dellâAmbasciata dâUcraina, sarĂ presente anche il quartetto folk originario di Kiev DahkaBrakha.
Tra gli epicentri della manifestazione, grazie alla collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, anche La Pelanda del Mattatoio di Testaccio, con lâallestimento di quattro sale di spettacolo, lâarea installazioni e incontri, il servizio di accoglienza e box office e una nuova area ristoro. Una mappa delle culture digitali Ăš quella proposta dalla sezione Digitalive, curata da Federica Patti, che incrocia percorsi musicali, coreografici e virtuali: ne sono protagonisti il nuovo spettacolo multimediale del collettivo romano NONE, il live dellâoutsider della techno Cosimo Damiano, il percussionista, sound artist e curatore modenese Riccardo La Foresta, lâesperienza immersiva audio-video proposta dal collettivo SPIME.IM e il sofisticato hyper-pop del romano Arssalendo.
Gli studenti dei corsi di Interaction Design, Gaming e Virtual Design di RUFA â Rome University of Fine Arts si cimenteranno nella nella creazione di proposte artistiche dal carattere performativo ma radicate in ambienti virtuali. A completare la rassegna, il ciclo di talk curato dal network ADV â Arti Digitali dal Vivo e il rinnovato appuntamento con RE:Humanism Art Prize. Gran finale del Romaeuropa Festival 2023, per il 19 novembre, con tutte le sale del Parco della Musica dedicate alla contaminazione e alle nuove sonoritĂ del continente africano. Per il programma completo, potete dare unâocchiata qui.
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