Un fulmine e tutt’altro che a ciel sereno: nell’anno terribile delle Fiere, il presidente del Salone del Mobile, Claudio Luti, ha deciso di dimettersi. A causare le dimissioni, il dietrofront delle aziende sotto l’egida di Federlegno Arredo, l’associazione di Confindustria che riunisce le società del settore del mobile, che hanno deciso di rinunciare al Salone del Mobile programmato per settembre 2021, «Rendendo difficoltoso dar vita a una manifestazione di qualità, rappresentativa del settore nel suo insieme», si legge in una nota.
Da settimane Luti stava lavorando all’organizzazione del Salone 2021 in presenza, costi quel che costi, considerando l’importanza dell’evento e la portata economica e simbolica. In questo senso, l’ormai ex Presidente aveva anche ricevuto un parare favorevole, seppur di massima, da Mario Draghi, sulla ripresa delle fiere internazionali in presenza a partire da giugno e luglio. Ma le rassicurazioni del Governo non sono evidentemente bastate all’ala scissionista di Federlegno, che ha deciso di mollare la presa, di fronte a uno scenario ancora troppo incerto. Oltre alla possibilità organizzativa, infatti, hanno pesato i dubbi sugli spostamenti: una fiera internazionale che non può accogliere buyers internazionali – per diversi motivi, da proibizioni sui viaggi a timori individuali – non avrebbe ragione di esistere o, almeno, difficilmente potrebbe garantire un certo volume di affari e lo sperato margine di guadagno. Con il 2020 andato in fumo, bisogna tornare al 2019, quando erano stati registrati in Fiera Milano 386236 visitatori, provenienti da 181 Paesi di tutto il mondo, con un giro di 350 milioni di euro, tra ricettività, commercio e trasporti. Impossibile anche solo sognare di replicare numeri solo lontanamente vicini.
E così Luti non ha potuto far altro che prendere atto della decisione, annunciando le dimissioni: «Quello che conta per me è la comune volontà d’intenti, che è venuta a mancare», ha spiegato in una nota. «Lasciare la presidenza del Salone in un momento così delicato e complesso è una scelta dolorosa e sofferta. Mi sono impegnato in questi anni per affermare la manifestazione quale raffigurazione del sistema a livello internazionale, ma non ci sono più le condizioni per perseguire una mia visione di compattezza del settore per il bene comune», ha continuato Luti.
Da parte sua, il cda di Federlegno Arredo Eventi Spa ha fatto saper di aver ricevuto le dimissioni di Claudio Luti dalla presidenza del Salone del Mobile Milano e ha conferma che «A oggi non è stata ancora assunta alcuna decisione inerente all’organizzazione del Salone del Mobile Milano 2021». Sarà comunque il cda, che si riunirà nei prossimi giorni, a dover assumere una posizione chiara e a comunicarla.
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